La Malegno – Borno, quinto atto del Campionato Italiano Velocità Montagna, vede i portacolori di Club 91 Squadra Corse protagonisti, nel bene ed anche nel male.
Il Campionato Italiano Velocità Montagna si avvicina rapidamente al giro di boa, in archivio la cinquantunesima edizione del Trofeo Vallecamonica, corsa dal 27 al 29 Maggio quale quinto atto della massima serie tricolore per le salite.
La Cronoscalata Malegno – Borno vedeva al via due portacolori di Club 91 Squadra Corse, entrambi in lizza tra le regine del passato, protagonisti di un fine settimana rocambolesco.
Con il numero duecentosettantanove sulle fiancate di una BMW M3 gruppo A, targata Man Racing, trovavamo un inarrestabile Antonio Maniero, più forte anche della dea bendata.
Il pilota di Padova, nonostante un singolare infortunio quando al via di gara 1 mancava davvero poco, stringeva i denti e riusciva a completare la prima tornata sul gradino più basso del podio in classe A+2000, ottavo di quarto raggruppamento e diciottesimo nella provvisoria generale.
Il peggiorare delle condizioni meteo ma soprattutto l’acutizzarsi del dolore alla caviglia sinistra costringevano il portacolori del sodalizio con base a Rubano ad alzare bandiera bianca.
“Un’ora prima di gara 1” – racconta Maniero – “sono scivolato su una scaletta bagnata e sono caduto, in malo modo, sulla caviglia sinistra. Soffrendo ho comunque deciso di affrontare gara 1 e, nonostante il dolore ed il fondo viscido, devo ammettere che mi sono divertito. Un percorso velocissimo e molto guidato, ci voleva tecnica ed abitudine alle alte velocità. Il dolore è poi aumentato e, non riuscendo a premere bene la frizione, ho deciso di non partire per la seconda manche. È stata la mia seconda gara con una M3 gruppo A, un’auto straordinaria. Il team Man Racing è stato ottimo. Peccato per la frattura al malleolo sinistro. Sarà dura tornare presto.”
Più amante dei rally che della velocità in salita Silvio Andrighetti si è concesso la parentesi del Vallecamonica a bordo della sua splendida Lancia Stratos ed il risultato delle due sessioni di prove ufficiali, concluse al quarto posto in secondo raggruppamento, facevano ben sperare.
L’arrivo della pioggia, già minacciosa dal Sabato pomeriggio e scatenatasi durante la Domenica, complicava la vita al pilota di Piove di Sacco, in difficoltà su un tracciato ad alte velocità e con il fondo che diventava sempre più insidioso, riducendo il margine di errore.
Dopo aver chiuso gara 1 al quinto posto di raggruppamento, primo in solitaria nella classe GTS2500, la seconda punta del sodalizio patavino decideva di abbandonare la compagnia.
“Il Sabato mattina il tempo era bellissimo” – racconta Andrighetti – “ed era anche parecchio caldo. Il tracciato, pur essendo particolarmente veloce, era asciutto. Già dal Sabato pomeriggio ha iniziato a piovere e, salendo con le rain, non era più la stessa cosa. Il percorso non era decisamente tra i miei favoriti, essendo molto veloce e con traiettorie da seguire al millimetro. Arrivando dai rally, quindi da una guida molto più istintiva, non amo particolarmente questa tipologia di strade. Probabilmente torneremo al via sul Bondone. Visto il peggiorare delle condizioni meteo non aveva alcun senso rischiare, non lottando per nessun campionato. Ho quindi preferito parcheggiare, in anticipo, la mia Stratos ed ho fatto rientro verso casa mia.”