E’ di Luca Caruso il nome nuovo scolpito sul prestigiosissimo albo d’oro della Catania Etna, disputatasi sul tracciato inaugurato lo scorso anno ed allungato di quasi un chilometro.
Per la 47° edizione si è recuperato un altro pezzo del classico tracciato, aggiungendo una parte velocissima che ha ridato parte del dna della gara catanese. Un grande successo dunque per la Street Racers di Mike Cannizzaro, che anche quest’anno ha mantenuto l’impegno, grazie al supporto innanzitutto dell’Aci di Catania e della Delegazione Regionale Acisport, e poi dell’Ente Parco dell’Etna, dei Comuni di Belpasso e Nicolosi, della Pro Loco di Nicolosi, della Città Metropolitana e della Multiservizi, il comitato organizzatore e soprattutto il gruppo dei ragazzi della Street Racers che ha lavorato giorno e notte per mettere in piedi una manifestazione alla quale a non credere pare che restino solo i locali. Troppe le defezioni: un totale di poco più di 100 partenti per una gara che in passato è arrivata a contarne anche più di tre volte tanto è difficile da capire, soprattutto per chi è venuto da lontano ed ha avuto solo parole di elogio per il tracciato. Già dalle prove si era capito che la lotta per il primato sarebbe stata tra Luca Caruso e Samuele Cassibba, quest’ultimo si è dimostrato più veloce con la sua Nova Proto V8, che però è ancora bersagliata da piccoli problemi di gioventù che ne mortificano le ambizioni: in gara uno Samuele è stato fermato da un problema elettrico, per poi segnare il nuovo record in gara due. Onore a Luca Caruso, velocissimo e caparbio, dato che un problema alla frizione ha messo in dubbio fino all’ultimo la sua presenza in gara due! Il team di Luca è riuscito invece a risolvere il problema e ad assicurargli la vittoria; certo, senza nulla togliere al velocissimo pilota catanese, se non fosse riuscito a partire la vittoria sarebbe andata ad un certo Giovanni Cassibba, settantenne immarcescibile che ha occupato il secondo gradino del podio con la sua Osella PA30 e che in passato qui aveva vinto nel 1997 e nel 1998! Terzo piazza per Giovanni Carfì, seguito sa Salvatore Tranchida, entrambi su Formula Renault, e poi Orazio Maccarrone (Gloria Cp8). Incredibile sesta piazza per Pietro Ragusa, primo tra le vetture turismo(Renault 5 Gt turbo), primo del Gruppo E1 Italia e soprattutto con un crono inferiore a quello di diverse vetture sport prototipo! Alle sue spalle un altro scalmanato con il quale Pietro si misura sportivamente da diverse gare: Lucio Naselli che porta in gara le Fiat Cinquecento Suzuki guidata fino a poco tempo fa dal padre: per lui anche la vittoria nel Gruppo E2SH. Ottavo e nono rispettivamente Manuel D’Antoni e Salvatore Avellino, entrambi su Bulla Sport di gruppo E2SC; a chiudere la Top Ten è stato Ivan Tudisco (Renault Clio). A distanza di 17 anni dalla sua vittoria assoluta su queste strade Angelo Palazzo si è preso la sua prima grande soddisfazione tra le piccole bicilindriche, vincendo il Gruppo. Tra le Gruppo 2 si è imposto Saverio Basile, che ha portato a casa anche la coppa dell’Under 25. Nel Gruppo Racing Start il giovane Daniele Leonardi alla sua seconda gara ha centrato la seconda perentoria vittoria, per lui una ulteriore soddisfazione: da un controllo d’ufficio effettuato sulle centraline dei primi tre la sua vettura è risultata conforme e le altre due escluse. Solita prestazione “mostruosa” di Angelo Guzzetta, vincitore del Gruppo Racing Start Plus, in Prod S vittoria di Mario Russo, in Prod Evo Carmelo Maio e tra i prototipi CN ha vinto Giuseppe Leanza. Tra le scuderie vittoria della Catania Corse. Erano ben 26 le autostoriche presenti: nel primo raggruppamento si è imposto Giuseppe Riccobono, nel secondo, per una inezia, Edoardo Piazza, nel terzo Francesco Avitabile e nel quarto Ciro Barbaccia. Appuntamento alla 48° edizione, con la speranza che, magari titolata TIVM Sud, riesca ad attrarre anche gli “scettici”.
ufficio stampa Scuderia Catania Corse