Trasferta sarda piena di soddisfazioni per la Speed Motor

ALLA ALGHERO-SCALA PICCADA, ANGELO MARINO E’ SECONDO E FA SUO IL TITOLO ASSOLUTO NEL TIVM ZONA SUD, MENTRE SERGIO FARRIS E’ TERZO E DOMINA IL GRUPPO E2-SC.

ALGHERO – Secondo e terzo gradino del podio per i due portacolori della Speed Motor impegnati nella 58esima Alghero-Scala Piccada, cronoscalata valevole per il Trofeo Italiano di Velocità in Montagna 2019. Ad Angelo Marino, il secondo posto consegna anche la conquista del titolo assoluto relativamente alla zona “Sud” del Tivm, a coronamento di una stagione senza dubbio positiva per lui. Al volante della sua Lola B99/50, il pilota salernitano ha coperto i 6285 metri del percorso con i tempi di 2’43”29 in gara 1 e di 2’45”19 in gara 2, per un responso aggregato pari a 5’28”48. Ciò vuol dire secondo posto anche in gruppo E2-SS e in classe 3000, alle spalle del vincitore della gara, il trentino Diego Degasperi su Osella Fa 30 Zytek, mentre il pluricampione italiano ed europeo della montagna, Simone Faggioli su Norma M20 Fc, si è dovuto ritirare a causa di un problema meccanico dopo che aveva chiuso in testa la prima salita. “Sono veramente contento della mia prestazione – ha commentato Marino – e quello di gara 1 è stato un gran tempo, con l’auto che ha risposto molto bene. Con il setup non siamo ancora al 100%, ma è pur vero che sono venuto qui ad Alghero per la prima volta e che quindi non era facile interpretare un tracciato molto veloce all’inizio (ho toccato oltre i 260 orari in qualche punto) e poi tortuoso. Oltre al piazzamento d’onore, anche la ciliegina sulla torta con il titolo del Tivm zona Sud. Solo aspetti positivi da questa domenica”. E ha recitato la parte del leone, fra i suoi concittadini, il beniamino locale Sergio Farris, al padre del quale era intitolato il trofeo della crono: terzo posto assoluto e primo nel gruppo E2-SC con l’Osella Pa 2000. Il 2’46”38 della prima salita è stato leggermente limato con il 2’45”97 (41 centesimi in meno) della seconda e la somma dei tempi, ovvero 5’32”35, lo consacra come miglior conduttore fra le vetture di cilindrata 2000. “Non sono riuscito a realizzare il tempo che volevo, ovvero un 2’42” alto – ha precisato Farris – però dobbiamo ricordare il sabato tribolato che abbiamo trascorso fra la prima e la seconda sessione di prove, quando vi era la frizione da ripristinare. Grazie all’eccezionale lavoro di Pasquale Scaramella del team Dalmazia, siamo stati in grado di smontare il cambio e di risolvere il problema. In gara 1, vuoi per questo motivo e vuoi anche per quel pizzico di emozione che ti prende quando corri in casa, l’obiettivo prefissato dal punto di vista cronometrico non è stato raggiunto, anche se il risultato è comunque maturato e va bene così. Ora vediamo le ultime gare: sono in lizza anch’io per un titolo nel Tivm e se Denny Zardo dovesse aggiudicarsi l’assoluto, io sarei vincitore di gruppo nella zona “Nord”. Un traguardo che dà un senso all’annata”.

29 settembre 2019

Ufficio stampa
Claudio Roselli