Il driver del Phoenix Racing Team è leader del Gruppo 3, ma coltiva speranze di salire in vetta alla Categoria 1 con la Mitsubishi Evo IX tirata allo spasimo
Giornata di prove ufficiali in Svizzera per Antonino Migliuolo, a due passi dal confine con la Francia. E’ giunta l’ora della 77ª Course de Côte de Saint Ursanne, cronoscalata di 5180 metri, con dislivello di 350 e pendenza media 10,8 per cento. Il settimo round del Campionato Europeo della Montagna si gioca su un tracciato spettacolare e velocissimo, dove contano potenza di motore e talento nella linea di strada. “Partenza, destra, sinistra-destra, curvone a sinistra, metto la quinta e vado così fino alla fine”. Recita a memoria O’Play che qui ha corso nel 2016 (secondo) e nel 2019 (primo di Gruppo N), in trance agonistica nella sua bolla da videotape a occhi chiusi. “Non ci sono ripartenze, bisogna tenere giù il piede e saper chiudere la vena. In alcuni tratti si sfiorano i 240 km all’ora”. Il driver del Phoenix Racing Team è carico al punto giusto. Leader di Gruppo 3 dopo la vittoria in Polonia, coltiva speranze di salire in vetta anche alla Categoria 1, quella delle auto coperte. Ma, oltre la sua performance, bisognerà guardare alle prestazioni dei rivali diretti e soprattutto gli avversari di Gruppo 4, Vasilije Jaksic, e Gruppo 1, Karl Schagerl, con un’alchimia di classifica che miscela vetture di diversa preparazione. In Svizzera si parte presto: domani prima manche di gara alle 7, seconda alle 13. Stasera una puntatina all’Abbazia di Sant’Ursicino potrebbe servire d’ispirazione.