È di Simone Faggioli il miglior tempo al termine della giornata di test che ha fatto da preludio alla 69ª «Trento Bondone». Il pilota toscano, dopo due anni di assenza, è tornato su una delle montagne che ama di più per provare a riprendersi la corona, ovvero per conquistare la decima vittoria in questa competizione e, magari, per abbattere il muro dei 9 minuti, al quale andò vicinissimo nel 2017. Se il buon giorno si vede dal mattino, anzi dal sabato, le premesse per assistere alla più veloce «Trento Bondone» di sempre ci sono tutti. Basti pensare che oggi ben otto piloti sono riusciti a fissare tempi inferiori ai dieci minuti, qualcosa che sarebbe parso incredibile solo tre anni fa. Nel 2018, in gara, appena in cinque ebbero questo onore. Quei cinque ci sono ancora tutti, a loro si sono aggiunti lo stesso Faggioli, naturalmente, insieme a Zardo e Lampert.
Il toscano della Best Lap nella seconda salita ha tolto ben 13 secondi al tempo della prima, fissando un bel 9’19”68, al quale Christian Merli ha risposto con il 9’27”49 della prima ascesa, praticamente fotocopiato nelle seconda (9’27”69). «Sono arrivato alla fine senza freni – ha spiegato il campione d’Europa – e dobbiamo capire perché. Nell’ultima parte di gara ho quindi alzato il piede per evitare guai. Le nuove gomme Avon si sono comportate bene nella seconda metà del percorso, un po’ meno nella prima, ma lo sapevamo. Domani ci proveremo, come sempre». «Abbiamo trovato buone regolazioni – ha dichiarato invece Simone Faggioli – ma da questo tempo al 9’00” di due anni fa c’è una bella differenza, quindi rimane ancora qualcosa da fare, magari cercando di non compromettere quanto di buono abbiamo apportato oggi fra prima e seconda salita».
Felice per il terzo tempo Diego Degasperi (Osella FA 30 Zytek), il cui biglietto da visita per domani è un 9’39”62, con il quale ha limato non poco il 9’48”68 della mattina. Il duello con Denny Zardo per salire sul podio sarà comunque serratissimo, dato che il trevigiano è rimasto davanti fino al terzo intertempo, salvo poi mollare nel finale e chiudere l’unica prova di giornata con un 9’43”84. Nella prima, infatti, aveva dovuto arrendersi dopo appena 3 chilometri per problemi elettrici. Nel club degli “Under 9” non poteva mancare Michele Fattorini su Osella FA 30, che si è portato a casa un 9’44”52, dieci secondi in più del sorprendente austriaco Christoph Lampert su Osella FA 30, davvero veloce (9’54”35) se si considera che è alla prima «Trento Bondone». Digrigna i denti anche il veronese Federico Liber su Gloria C8P Evo, che ha praticamente fotocopiato il tempo di Lampert (9’54”39), mentre è salito senza affanni il potentino Achille Lombardi su Osella Pa 21 Jrb, dando l’impressione di poter fare molto meglio del 9’56”66 di oggi. Di tutto rispetto anche il 10’13”86 firmato dal giovane Filippo Golin su Osella Pa 21 Jrb, alla sua prima esperienza nella gara trentina, uno di cui sentiremo parlare in futuro, così come gli ottimi tempi di Manuel Dondi (Fiat X 1/9), Thomas Pedrini (Radical Prosport), Matthew Zammit (Radical Sr4) e Sebastien Petit, costretto ad affrontare le ultime gare con la piccola Norma M20 Fc, avendo danneggiato in Portogallo quella con motore 3.000. Meglio di lui, fra i Cn ha fatto il bolognese Marco Capucci su Osella PA 21 EVO in gruppo CN.
La spettacolare sfida nel gruppo GT mette più o meno sullo stesso piano, almeno nei test del sabato, il foggiano Lucio Peruggini su Lamborghini Huracan, l’anno scorso vincitore con la Ferrari GT3 458, che ha fissato un 10’37”92, e il rotaliano Giuseppe Ghezzi su Porsche 997 GT3 (10’46”32 rallentato da due vetture nel finale). Cerca un posto al sole anche Luca Gaetani (Ferrari 458 GT3), che oggi ha portato a casa un 10’49”15, non molto felice della propria prestazione il trentino Dario Baruchelli su Lamborghini Huracan (11’03”12).
Nel gruppo A ha primeggiato Tiziano Nones su Ford Fiesta Wrc (10’57”40), che ha tenuto a debita distanza Rudi Bicciato su Mitsubishi Lancer Evo (11’21”65) e Ivano Cenedese su Renault New Clio (11’49.71). Nel gruppo N Gabriella Pedroni ha fatto meglio di Antonino Migliuolo, entrambi con la Mitsubishi Lancer, e domani sarà battaglia.
Fra le vetture storiche il migliore è stato Adolfo Bottura, che pur avendo cambiato vettura rispetto ad un anno fa (stavolta guida una Osella PA 9/90) ha confermato il proprio feeling con il tracciato: 11’35”24 il suo tempo nella seconda salita. Dietro a lui troviamo Alessandro Zanolli su Ford Sierra Cosworth (11’40”52), poi Maurizio Visintainer su Bmw M3 E30 (11’47”57), Piero Lottini su Osella Pa 9/90 (11’51” 98) e l’intramontabile Jean Marie Almeras su Porsche 935 (12’34”88).
La gara prenderà il via domani alle ore 10, quindi la strada sarà chiusa la traffico alle ore 9. Il biglietto di ingresso costa 20 euro. Chi vuole seguire la gara in streaming dovrà semplicemente collegarsi al sito www.trentobondone.it, dove troverà i link a cinque diverse telecamere posizionate sul percorso.