Al termine di una gara bella e combattuta, degno finale di una stagione per molti versi indimenticabile, il campione di casa, su Radical SR4 Suzuki, sale sul gradino più alto del podio davanti all’eterno rivale, il molisano Fabio Emanuele su Osella PA 9/90. Gradino più basso del podio per Girolamo Ingardia su Formula Ghipard.
In una bella domenica di sole e di sport, spettacolare nonostante la totale assenza di pubblico in osservanza delle rigide prescrizioni anti-Covid, Salvatore Venanzio conquista il gradino più alto del podio Trofeo Massa Lubrense, ultima gara del Campionato Italiano Slalom e si cuce sulla tuta un meritato terzo tricolore arrivato al termine di una stagione tanto complicata quanto bella, partecipata e avvincente. Il campione, che a Massa Lubrense è di casa, vince con il tempo di 2’08 e 26 centesimi siglato nella terza manche corsa, al volante della sua radical SR4 Suzuki, lungo i tre chilometri dello spettacolare percorso di gara affacciato sull’isola di Capri. Gara in progressione, quella di Salvatore Venanzio, l’unico a scendere sotto il muro dei 130 punti cui sarebbe bastato il tempo della seconda manche conclusa al comando per chiudere i giochi di una giornata, per lui, certamente da ricordare. Come certamente resterà indimenticabile, per altre ragioni, anche per Fabio Emanuele, il sei volte Campione Italiano Slalom che si presentava al via dell’ultimo appuntamento tricolore con un vantaggio in classifica tale da non concedere troppi spazi al calcolo. E Fabio Emanuele calcoli non ne ha fatti piazzando nella prima manche il tempo di 2’12” e 14 centesimi, il migliore e quello buono per il secondo posto finale, ma da lì non si è mosso. Il campione molisano, infatti, non ha saputo migliorarsi concludendo la seconda manche dietro Venanzio e la terza, quella decisiva, addirittura in sesta posizione con dieci punti di penalizzazione per un birillo toccato in uno dei suoi rarissimi errori alla guida nel corso della stagione. Gradino più basso del podio, primo in Gruppo E2 SS, per Girolamo Ingardia protagonista, anche lui, di una prestazione in crescendo al volante di una Formula Ghipard terminata con il tempo di 2’13” e 8 centesimi, a meno di cinque secondi dal vincitore oggi in stato di grazia. Luigi Vinaccia, quarto assoluto su Osella PA 9/90 Honda, precede sul traguardo un terzetto di Radical guidato da Mario Gargiulo davanti a Michele Poma, il primo tra gli Under 23 in gara, e ad Antonino Lucibello. Dietro ad Alberto Scarafone, ottavo in classifica assoluta con la sua Formula Gloria Kit, Giancarlo Vuolo, su Peugeot 205 Gti, fa suo un combattuto Gruppo E1 Italia in cui Marcello Bisogno, decimo assoluto, è secondo sul podio con la sua Fiat 127 e Giuseppe Pasqua, undicesimo assoluto, è terzo su Renault R5 Gt Turbo. Nel finale di campionato corso a Massa Lubrense, parla francese anche il Gruppo N dove Mario Staiano, quindicesimo assoluto, guadagna il gradino più alto del podio forte di tre successi in altrettante manches corse su Citroën Saxo Vts. E così pure il Gruppo Speciale Slalom dove la vittoria va a Giuseppe Pollio cui basta la prima salita su Renault R5 Gt Turbo per chiudere in sedicesima posizione assoluta e alzare la coppa al cielo. Nel duello per il Gruppo RS Plus, ad avere la meglio e Alessio Vespoli che, su Peugeot 106, si classifica al diciannovesimo posto della classifica assoluta. Mai in discussione la vittoria in Gruppo A di Sebastiano Buonocore, ventiduesimo assoluto al volante di una Peugeot 205. Successo in Gruppo RS TB per Pietro Massaro su Mini Cooper e tra le bicilindriche, su Fiat 500, per Antonino De Gregorio.