Un podio in gruppo CN ed una vittoria in E1-Italia 2000 del 2019, e’ il palmares nella crono trentina del pilota targato Tramonti Corse, al via con la Ferrari 488 Challenge della DP Racing con le gomme da pista.
TRENTO- La prima volta al Monte Bondone in Ferrari, con quella V8 sovralimentata che già dopo i primi metri lo ha catturato a tal punto da convincerlo ad abbandonare altri programmi agonistici già attivi, pur di concentrarsi su questa bellissima biposto di Maranello in esecuzione Challenge. Giuseppe D’Angelo si prepara ad affrontare le insidie della Trento-Bondone con una macchina ancora in gran parte inedita, da lui guidata in sole due gare, che perlopiù dovrà portare più velocemente possibile al traguardo con delle gomme da pista, ben più dure come mescola rispetto alle più soffici coperture specifiche da salita, purtroppo indisponibili di nessuna marca, ormai da alcune settimane. Il pilota della scuderia Tramonti Corse del presidente Pietro Giordano dovrà essere quindi molto molto bravo a gestire la risposta delle coperture nella prima parte della salita, già parecchio tormentata, nella quale gli pneumatici da pista non saranno ancora entrati nella finestra termica più adatta, non offrendo quindi l’aderenza ottimale. Con una tonnellata e quattro e 670 cv da governare, non sarà affatto semplice. L’auspicio è che col passare dei km le gomme entrino poi nella temperatura ottimale, permettendo un buon ritmo fino agli scacchi del km 17+300. In questa Trento-Bondone insomma, il pilota di Roccadaspide dovrà chiamare in causa i suoi venti e più anni di esperienza agonistica, che potranno essere preziosi nel gestire al meglio una situazione tecnica non facile da supportare senza un background importante nelle gare su strada, quale è sicuramente il suo. La voglia di dare continuità al suo programma agonistico e l’encomiabile coraggio di mettersi in gioco anche in situazioni tecniche particolarmente complesse, spingono Giosy71 ad affrontare le insidie della Trento-Bondone con quello spirito indomito che è proprio del vero pilota da salita, che dovrebbe fare della capacità di improvvisazione la sua virtù principale. A questa gara lo lega perlopiù il ricordo felice della perentoria vittoria colta nel 2019 con la Renault Clio di taglia E1-2000, nella stagione in cui centro’ meritatamente il titolo di campione italiano di gruppo.
Articolo e foto di Francesco Romeo
Addetto Stampa Giosy71