Nella doppia gara di Erice, dopo qualche patema in prova, il bresciano non ha sbagliato nulla portando a casa la corona delle vetture aspirate
Martedì 13 settembre_ Ieri solo un filino di voce per commentare una domenica trionfale. Tante sono state le urla di felicità lanciate al cielo di Trapani da Federico Raffetti dopo la conclusione della 64ª Monte Erice. Il driver bresciano, portacolori della scuderia Ateneo, ha guidato quasi alla perfezione la Mini Cooper RS 2.0 magistralmente preparata da Abate Cars Racing, aggiudicandosi entrambi le manche di gara per quanto riguarda la sua Classe di riferimento e portando a casa matematicamente e definitivamente (un po’ di retorica non guasta con un profluvio di avverbi) il titolo di Racing Start delle vetture sino a 2 litri di cilindrata aspirate benzina e diesel aspirate e turbo. “Sono davvero molto, molto, molto contento – ci tiene a dire Federico – perché è il coronamento di un piccolo grande sogno condiviso con la squadra e la scuderia, dopo mesi di girovagare su e giù per l’Italia. Sabato nelle prove non avevo brillato, si era verificato anche un problemino alla leva del cambio. Ma domenica non c’è stato alcun intoppo e ho guidato in scioltezza. Adesso mi godo questo risultato, deciderò a breve se affrontare anche la Coppa Nissena, poi cercheremo d’immaginare il futuro e darci un nuovo traguardo. Desidero ringraziare tutti coloro che hanno supportato il programma e mi hanno fatto sentire importante, con un credito di fiducia che ho utilizzato al meglio”.
Questa la sequenza dei tempi di Raffetti nel weekend di Erice, cronoscalata di 5.730 metri, dislivello 410, pendenza media 7,05 per cento: 4’21’’36 (prova 1), 4’20’’25 (prova 2); 4’08’’50 (gara 1); 4’06’’17 (gara 2).