Il perugino doma anche la Supersalita di Ascoli in quota Turbo Cup 1
Però i rivali hanno dato battaglia e si sono divertiti anche da piazzati
2 luglio 2024_ Si può sorridere e scherzare perché ci viene un Gubbio: proprio nessuno può star davanti una volta al perugino nella Racing Start Turbo Cup 1? Alessandro Picchi ha dettato legge anche alla 63ª Coppa Paolino Teodori nel comparto delle Seat Ibiza Cupra 1.4, risultando il migliore in Gara 1 (3’06’’18) e in Gara 2 (3’06’’27) per firmare un altro successo importante nel Campionato Italiano Supersalita 2024 e rafforzare la sua leadership di Gruppo. “Ascoli è andata benissimo e il tracciato, che già avevo affrontato nel 2022 su Peugeot 308 Gti (3’06’’71 in Gara 1, ndr), mi piace un sacco e mi sono trovato subito bene anche con l’Ibiza”. Staccato di 2’’ Cristiano Piccin in entrambe le salite, ma il baby trevigiano si è comunque confermato come l’avversario più ostico: “Sabato eravamo un po’ indietro, ma domenica abbiamo sistemato le cose e il secondo posto dà fiducia visto e considerato che anche ad Ascoli è stata una mia prima volta”. Due manche quasi in fotocopia, limando di un soffio nella seconda. Francesco Malizia (3’10’’91 e 3’10’’58) si è messo alle spalle le disavventure al Bondone con un buon terzo posto. “Sono contento del podio alla Coppa Teodori. Sicuramente potevo fare qualcosina in più, ma serviva ritrovare il feeling e soprattutto non forzare troppo rischiando di commettere altri errori. Quindi va bene il risultato e proverò a fare qualcosa in più al Vallecamonica”. L’ingresso in Turbo Cup 1 di Leonardo Manni (3’12’’62 e 3’11’’90), altro pilota diversamente abile e quindi con i comandi speciali, è positivo a prescindere. “E’ stata una gara difficile viste le temperature, con tracciato molto veloce e tecnico. Il Grasso Racing Team sempre al top in ogni dettaglio. Un ringraziamento particolare va al mio amico Gianluca De Masi, ai commissari e al direttore di gara per la loro attenzione nei confronti della nostra disabilità”. Infine Gianluca Tassi (3’14’’60 e 3’11’’83) al volante dell’Ibiza appena acquistata, desiderando avere un mezzo preparato con cui far correre anche altri diversamente abili. “Ascoli bella, ma a dirla tutta è stata un calvario personale perché ho dovuto guidare la macchina appena arrivata dalla Spagna, mai provata prima, testando i comandi che non erano perfetti. Così in Gara 1 sono finito sulle gomme in un tornante e ho compromesso il tempo. Meglio nel secondo passaggio, però serve starci sopra più a lungo. Spero di fare il Trofeo Vallecamonica, ma gli impegni di lavoro potrebbero costringermi a saltare Brescia”. Commento conclusivo della disfida marchigiana in quota Turbo Cup 1 affidato ad Achille Guerrera, versione padre adottivo e clemente: “I “miei ragazzi” dell’Ibiza Cup sono stati superlativi. Il tracciato di Ascoli è lungo solo 5 km e per questo bisogna dare il cento per cento fin dal primo metro. Se escludo l’errore di Tassi in Gara 1, che per fortuna non ha compromesso la prestazione della sua nuova vettura, sono tutti racchiusi in un secondo al km. In una salita che nessuno di loro con le Ibiza aveva mai corso in precedenza! La prova, sottolineo, di quanto il Bondone faccia storia a sé come la rondine solitaria. Dove i km si riducono, insieme alla fatica fisica, il gap è davvero irrisorio. E il livello di competitività s’innalza con decisione”.
foto Giuseppe Rainieri