Parola ai motori al 57° Trofeo Fagioli, Faggioliin pole

Con 241 partenti domenica alle 9.00 prende il via a Gubbio la prima finale del Campionato Italiano Velocità Montagna con diretta su ACI Sport TV e web e spettacolo annunciato fin dalle prove del sabato. L’asso fiorentino della Norma svetta sui tanti pretendenti al podio finale: Fazzino, Caruso, Degasperi, Lombardi e Conticelli pronti all’attacco. In evidenza i piloti umbri, anche i più giovani

Gubbio (PG), 27 agosto 2022. Dalle prove ufficiali il palcoscenico è tutto dei motori al 57° Trofeo Luigi Fagioli. A Gubbio nel sabato delle ricognizioni Simone Faggioli, autore del miglior crono di giornata in 1’37”47 su prototipo Norma M20 Fc Zytek, ha ribadito le intenzioni di vertice e ora la prima, decisiva finale del Campionato Italiano Velocità Montagna si lancia verso il momento più atteso: per i 241 piloti ammessi al via, domenica 28 agosto alle 9.00 scatta gara 1 e a seguire gara 2 della cronoscalata umbra agli ordini del direttore di gara internazionale Fabrizio Fondacci e dell’aggiunto Roberto Bufalino. Il percorso di gara lungo la splendida Gola del Bottaccione sarà chiuso al traffico degli spettatori circa un’ora prima del via e le due salite saranno precedute da una parata di prestigiose GT stradali. Domenica è pronta anche la diretta video su ACI Sport TV (canale 228 di Sky) a partire dalle 10.30 e la diretta web sui social del CIVM a partire dalle 10.00. Direzione gara, logistica e macchina organizzativa dell’evento curato dal Comitato Eugubino Corse Automobilistiche hanno confermato prontezza d’azione e fluidità “di manovra”, favorendo il perfetto svolgimento delle ricognizioni e l’afflusso del pubblico, che dopo due edizioni “a porte chiuse” è tornato ad animare sia il paddock nel centro della “Montecarlo delle salite” sia le tribune naturali lungo i 4150 metri del tracciato che dalla caratteristica città medievale si arrampica fino al valico di Madonna della Cima.

Il sabato del Trofeo Fagioli, che domenica sarà cruciale per l’assegnazione dei primi titoli italiani della stagione, ha puntato i riflettori su Faggioli e la Norma-Zytek con la quale il fiorentino punta a chiudere i conti per il 16esimo Scudetto personale. Le prove ufficiali hanno quindi delineato i protagonisti che si contenderanno il podio assoluto e, rimanendo nel gruppo delle biposto E2SC, di categoria. In scia a Faggioli, risposte convincenti per sferrare l’attacco decisivo in gara sono arrivate dai siciliani Luigi Fazzino, leader fra gli under 25 con l’Osella Pa2000 Turbo Peugeot, e l’esperto Franco Caruso su Norma.

Quarto riscontro di giornata su un’Osella Fa30 Zytek un po’ sottosterzante per Diego Degasperi, il driver trentino che domenica oltre al podio assoluto cercherà di chiudere i conti nel gruppo delle monoposto E2SS. Pronti al contrattacco in gara il potentino Achille Lombardi sull’Osella-Honda con la quale è leader di classe 2000 e il trapanese Francesco Conticelli, sempre più a suo agio con la Nova Proto Np01-2 Zytek. Punteranno alla top-10 anche Tommaso Carbone e Luigi Sambuco sulle Pa2000 e Samuele Cassibba, il driver siciliano di Comiso all’esordio stagionale nella massima serie tricolore con la nuova Nova Proto Np-01 con motore Synergy V8 dalla quale sta ottenendo risposte convincenti.

Della partita per le posizioni di vertice saranno poi i contendenti al gruppo Prototipi Motori Moto, che in prova ha già emozionato grazie ai riscontri ravvicinati dell’orvietano Michele Fattorini, miglior umbro al sabato con l’ottavo crono assoluto ottenuto al volante della Wolf Gb08 Thunder Aprilia, e del lombardo leader di campionato Giancarlo Maroni jr., che corre in ottica titolo con l’Osella Pa21 JrB Hayabusa. Umbria protagonista anche in gruppo CN: l’eugubino Gianni Urbani, che con la Pa21 Honda è alla 40esima presenza nella gara di casa, e il tuderde Daniele Filippetti con la Ligier Js49/51 stringono nella morsa l’attuale capoclassifica tricolore Alberto Scarafone, pronto a dare battaglia su Osella.

E’ bastata una sola salita di prove ad Alessandro Gabrielli per svettare nel gruppo E2SH nel duello tra le Silhouette dell’Alfa 4C con il teramano Marco Gramenzi, che resta in agguato insieme al bolognese Fulvio Giuliani sulla estrema Lancia Delta Evo e al trentino Matteo Moratelli su Lamborghini Gallardo 4×4. Nello spettacolare mix di prestigio del gruppo GT il leader Lucio Peruggini ha ottenuto un primato di misura con la Ferrari 488 Challenge Evo nel confronto con il rivale romano Marco Iacoangeli, tornato a Gubbio sulla Bmw Z4 GT3. Inseguono il duo di favoriti il calabrese Rosario Iaquinta su Porsche 991 GT3 Cup e l’inossidabile Roberto Ragazzi, che convince sulla 488 Challenge. Sempre più vicino al titolo di gruppo E1, Giuseppe Aragona prosegue con profitto lo sviluppo della Volkswagen Golf 7 con motore Audi che il driver calabrese cura in proprio. Nella classe 1600 in evidenza l’esperto piemontese Giovanni Regis (Peugeot 106), mentre fra le 3000 Maurizio Iacoangeli sta coronando una vita nelle e per le corse in quella che sulla Bmw M3 l’inossidabile pilota e preparatore romano, papà di Marco, ha annunciato essere la sua ultima presenza in gara. Nelle categorie Turismo FIA, il colpo di scena più grande del gruppo A è la mancata partenza del plurititolato Rudi Bicciato (Mitsubishi Lancer) in entrambe le prove causa guasto al differenziale. L’altoatesino tenterà il ripristino per la gara, intanto è via libera a Tobia Zarpellon, leader al sabato sulla Bmw M3. Il toscano di Pieve Santo Stefano Lorenzo Mercati, anche lui su Mitsu, in gruppo N malgrado qualche noia al turbo lancia la sfida ai pretendenti al titolo e incredibilmente autori dello stesso tempo al centesimo Gabriella Pedroni (la trentina presente su un’ulteriore Lancer di classe regina) e Giovanni Angelini (il fasanese con la Honda Civic di classe 2000).

La RS+ Cup si è aperta nel segno del leader Angelo Marino e della Seat Leon Cupra TCR, ma la sorpresa è il giovane eugubino figlio d’arte Riccardo Urbani, figlio di Gianni, che ha subito trovato l’intesa con l’Audi Rs3 Lms TCR, con la quale si è inserito tra gli abituali protagonisti del Tricolore, compreso Giovanni Loffredo con la Peugeot 308 TCR sulla quale ha ottimizzato il setup nella seocnda salita. E’ già sul limite dei centesimi il duello tricolore tutto pugliese tra Vito Tagliente (Peugeot 308 Gti) e Giacomo Liuzzi (Mini Cooper) in gruppo RS Plus, mentre il milanese Gianluca Grossi che cerca l’acuto fra le aspirate. Anche in RS Turbo ci si gioca il titolo e il fasanese Oronzo Montanaro ha ottenuto i migliori riscontri dalla Mini Cooper, con in scia Maurizio Abate, pure lui su Mini, e soprattutto il giovane padrone di casa e altro figlio d’arte Alessandro Picchi (il papà è l’esperto Andrea), a suo agio nel trio di Peugeot 308 che comprende anche Marco Magdalone e Angelo Loconte. Fra le Racing Start, in prova è poker di protagonisti tutti racchiusi in un solo secondo, annunciando sfide imprevedibili fra le Mini Cooper Sd della lady pugliese Annamaria Fumo, la più veloce di giornata, e del bresciano Federico Raffetti, il tuderte Lodovico Manni su Renault Clio e il salernitano Francesco Paolo Cicalese su Honda Civic.

Gubbio è valida anche per il Tricolore Bicilindriche, dove l’agonismo e lo show delle funamboliche minicar protagoniste si sono registrati fin dalle prove, che hanno delineato le sfide di vertice tra le Fiat 500 di Francesco Ferrara, Angelo Mercuri, il lametino già pluricampione italiano, e Pasquale Coppola. Tra le vetture scadute di omologazione, in ProdS emozionante anteprima con protagoniste la Peugeot 106 di Eugenio Marino e la Renault Clio di Marco Ulivi, mentre in Prod E è in “pole” il driver orvietano Gabriele Bissichini, che su Clio Williams guida il terzetto completato da Massimo Filipponi (Alfa 156) e Giuseppe Lorè (Citroen Saxo). Nella gara nazionale delle auto storiche, va a caccia del primo successo personale a Gubbio il fiorentino Giuliano Peroni con l’Osella Pa8 di 3. Raggruppamento. In evidenza anche due protagonisti del 5. Raggruppamento come Pierpaolo Serra con una monoposto Dallara F390 e l’umbro Maurizio Rossi su Alfa Romeo Formula Boxer e il toscano Pierluigi Ruschi su Fiat X1/9.

L’UFFICIOSTAMPA

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