CAMPIONATO ITALIANO DI VELOCITA’ IN MONTAGNA: ALLA CIVIDALE-CASTELMONTE, NUOVO SETTIMO POSTO ASSOLUTO PER SERGIO FARRIS, CHE CON L’OSELLA PA 2000 VINCE LA CLASSE IN E2-SC. PUNTI PREZIOSI PER LA COPPA DI CLASSE INCAMERATI DA FRANCO BERTO’ CON LA TATUUS FORMULA ABARTH 010, MENTRE FRA LE TURISMO ANGELO MARINO CON LA MINI COOPER E’ TERZO IN RACING START E SECONDO DI CLASSE
CIVIDALE DEL FRIULI – Un altro settimo posto assoluto (il terzo stagionale, dopo quelli del Nevegal e di Gubbio) per Sergio Farris nella 43esima edizione della Cividale-Castelmonte, quinto appuntamento del Campionato Italiano di Velocità in Montagna 2020 lungo i 6395 metri di un tracciato alquanto insidioso. Un week-end non certo iniziato nella maniera migliore, con il maltempo che ha condizionato le prove ufficiali per poi risparmiare fortunatamente la giornata domenicale. Il sardo della Speed Motor è tornato a gareggiare, dopo l’incidente di Popoli, nel gruppo E2-SC al volante della Osella Pa 2000 messa a disposizione dal team Dalmazia Mortorsport e al 3’25”75 di gara 1 ha risposto con un 3’18”83 nel pomeriggio, abbassando il tempo di quasi 7 secondi. Oltre alla già ricordata settima posizione finale, il tempo aggregato di 6’44”58 gli vale anche il quarto posto di raggruppamento e il primo nella classe 2000. “Ho avuto problemi al motore in gara 2 – ha dichiarato Farris – ed è stato già importante che sia riuscito a salire, al termine di due giorni lunghi e travagliati”. Il ritorno all’Osella Pa 2000? “E’ una vettura più piccola e maneggevole rispetto alla Lola Fa 30, però il nostro obiettivo è quello di risistemare al più presto quest’ultima, che è una macchina dalle grandi potenzialità. Per la tappa finale di Luzzi dovremmo farcela”. L’altro portacolori della scuderia di Gubbio, il veronese Franco Bertò su Tatuus Formula Abarth 010, è rimasto fuori dal podio della classe 2000 della E2-SS: è infatti piazzato quarto con i responsi cronometrici di 4’03”07 e 3’51”68, per un totale di 7’54”75. “Sono andato a Cividale per cercare di prendere punti importanti per la classifica che vale l’aggiudicazione della coppa di classe 2000 – ha premesso Bertò – e alla fine ne ho portati a casa 10, rosicchiando qualcosa al leader “Nivola”. Lui è a 35, io a 23,5: ce la giocheremo nelle due finali di Erice e Luzzi, dove il coefficiente è maggiore”. Positivo, alla resa dei conti, il rientro di Angelo Marino su Mini Cooper, anche se l’uomo da battere è ora Denny Zardo su Peugeot 308 Gti, che ha conquistato l’assoluto nella Racing Start. Alla sua prima partecipazione nella cronoscalata friulana, il salernitano ha messo insieme un terzo posto di raggruppamento e un secondo in classe 1.6 turbo, dietro sempre a Zardo. Fra i due, nella graduatoria della Racing Start, si è inserito Antonio Scappa, che però in gara 2 è stato sopravanzato per appena 21 centesimi di secondo da Marino, anche se poi ha mantenuto la piazza d’onore nella somma dei tempi. Marino è salito dapprima in 4’10”51, ovvero con il quarto tempo, perché a precederlo era stata anche la Mini Cooper di Giovanni Loffredo, ritiratosi poi in gara 2, dove il pilota della Speed Motor ha potuto esprimersi meglio nonostante un “fuori programma”, chiudendo in 4’03”25 per un aggregato di 8’13”76. “In gara 1, ho scelto le gomme da bagnato pur con il fondo stradale quasi asciutto – ha spiegato Marino – e il tempo è risultato più alto, poi in gara 2 ho montato le slik: il problema è che a metà ho perso la vettura in un tornante, mi sono girato e poi sono ripartito. Diversi secondi se ne sono quindi andati. Dispiace, perché i miei tempi negli altri intermedi erano gli stessi di quelli di Zardo e avrei potuto chiudere intorno a 3’55”. I punti raccolti rimangono comunque fondamentali nella battaglia per il titolo di raggruppamento”.
4 ottobre 2020
Ufficio stampa