Il driver del Phoenix Racing Team ha rispettato il suo pronostico vincendo nel Gruppo 3 e recuperando punti pesanti per la classifica di Categoria 1
Antonino Migliuolo in versione O’Play o “mago di Sor-Trento” – con l’affetto anagrafico equamente ripartito tra la natia Sorrento e l’adottiva Trento – alla 28ª GHD Ilirska Bistrica che si è corsa domenica in Slovenia. Il driver del Phoenix Racing Team ha rispettato il pronostico della vigilia, quando, in tutta franchezza, si era auto candidato alla vittoria (“Questo tracciato è adatto alla mia Mitsubishi Lancer Evo IX e mi piace un sacco”), firmando un successo perentorio di Gruppo 3. Prima manche di gara sull’asciutto in 2’31’’010, seconda sul bagnato in 2’59’’849, totale di 5’30’’859 e l’eterno rivale Igor Stefanovski secondo a oltre 5’’. “Sapevo di poter sfruttare condizioni favorevoli considerate chicane e ripartenze, dove avere la trazione integrale sicuramente aiuta. Inoltre anch’io stavolta ho potuto montare pneumatici nuovi. Ma ci ho messo tanto di mio perché l’anno scorso stavo sui 2’35 e quest’anno sono sceso quasi a 2’30 e avevo qualcosa da limare. Poi mentre aspettavamo la seconda manche, sembrava asciugarsi e saremmo rimasti sulle slick. Invece a 5’ dallo start è arrivato uno scroscio e abbiamo deciso in fretta e furia di montare coperture rain, per quanto usate, e ritoccare l’assetto. Tutto è andato bene, una grande soddisfazione per il team e rimane vivo il sogno di riconquistare il titolo. Certo in Croazia sarà dura, tra me e Stefanovski probabilmente una questione di centesimi. Ma sento forte il supporto della squadra, degli amici, degli sponsor, e darò il massimo fino all’ultimo metro”. Il risultato ottenuto vale oro per la classifica di Categoria 1, visto e considerato che Karl Schargerl ha ottenuto la piazza d’onore di Gruppo 1 e Vasilije Jaksic è incappato in una giornata storta, solo settimo di Gruppo 4. Così ora al netto degli scarti, quando manca l’ultima cronoscalata del Cem tra due settimane, Migliuolo ha superato l’austriaco di 5 lunghezze e deve recuperarne 7 al montenegrino, ancora leader assoluto delle “closed cars”. Chiaro che a Buzet in Croazia serviranno un altro po’ d’incroci magici, con avversari in grado di mettere dietro i due rivali e un ulteriore sigillo personale di O’Play.