L’alfiere del Phoenix Racing Team proverà a pareggiare i conti con la cronoscalata iberica dopo il terzo posto dell’anno scorso che non premiò la sua tattica d’assalto
Venerdì 10 maggio 2024_ Non ha segreti la Subida al Fito per O’Play che la conosce come e più della Trento-Bondone, parola sua. Ma con la cronoscalata iberica, che timbra la 52ª edizione, ha un conto in sospeso dopo che l’anno scorso s’illuse di poterla riconquistare bissando il successo 2022 e invece, per eccesso di grinta, andò a sbattere nella terza e decisiva manche asciutta, tanto da doversi accontentare del terzo posto quando stava per agguantare il primo. Sia chiaro, sempre di podio fu l’esito, ma vuoi mettere con le sensazioni magiche di una vittoria come alla Rechbergrennen di due settimane fa in Austria. Corsi e ricorsi storici toccando ferro, perché l’antefatto è identico, avendo vinto a Tulwitz pure l’anno scorso prima di affrontare il tracciato di Arriondas nelle Asturie: 5350 metri con dislivello di 319 e pendenza media 5,96 per cento, ricco di curve e particolarmente adatto alla Mitsubishi Lancer Evo IX 3.0 targata Phoenix Racing Team. “Abbiamo degli avversari tosti tra cui un campione del calibro di Javier Villa Garcia – sottolinea Antonino Migliuolo – che corre con una Ford Fiesta. Ma per questo e altro credo ci sarà da divertirsi e se riusciamo a far girare al meglio la nostra Lancer sono ottimista per un risultato importante. Dovremo modificare l’assetto in funzione di un percorso molto tortuoso rispetto al dritto austriaco. Qui le condizioni sono di certo più favorevoli per noi, una situazione che va sfruttata al meglio sperando di non dover cambiare la barra stabilizzatrice anteriore perché sarebbe un lavoro maxi prima della gara. Curiamo tutti i dettagli e poi accendiamo il motore, non vedo l’ora di avviarmi allo start”.