Bastava un piazzamento alla Cote de Saint Ursanne, ma mister Phoenix non si è risparmiato, è andato oltre una fastidiosa bronchite tenendo nel mirino il titolo assoluto delle “closed cars” con un pieno di punti che mantiene intatte le sue credenziali a due gare dalla fine. Saranno quindi decisive le prossime sfide in Slovenia e Croazia
Domenica 18 agosto 2024. Non è più questione di tracciato adatto o meno alla sua Mitsubishi Lancer Evo IX 3.0. O’Play ci mette il piede e un coraggio da leone a prescindere, andando oltre anche ai postumi di una fastidiosa bronchite che l’ha debilitato nell’affrontare la 79ª Course de Côte de Saint Ursanne, per giunta bagnata. Perché gli obiettivi stagionali non consentono distrazioni e in Svizzera era fondamentale incamerare punti per il titolo di Gruppo 3 – missione compiuta, però bastava un piazzamento minimo – e per continuare la rincorsa al titolo assoluto delle “closed cars”, tenendo botta al rivale in Gruppo 4 Matija Jurisic che prima o poi potrebbe commettere un passo falso nel suo parco giochi. Così entrambi hanno vinto nella rispettiva categoria e il divario di sette lunghezze è rimasto invariato: 200 a 193. Solo che rimangono due gare, gli appuntamenti in Slovenia e Croazia: le speranze di riconquistare la corona europea si assottigliano ma è vietato mollare. “Sono contento del risultato ottenuto, in condizioni non facili, settimo successo stagionale in otto gare” sottolinea Antonino Migliuolo. L’anno scorso segnò il tempo di 2’06’043 in gara 1 asciutta, poi fu tradito dal cambio. Oggi, dopo il 2’18’’513 nella prima manche fradicia, in gara 2 umida gli è venuto fuori un ottimo 2’06’’486 che la dice lunga sui progressi di macchina e la caparbietà di cercare il limite sempre. “Ho fatto il mio e non devo rimproverarmi nulla. Ringrazio di cuore la magnifica squadra Phoenix che mi sostiene con passione. Continuerò a dare il massimo sino alla fine del campionato e vedremo come andrà a finire”.
Foto Sebastien Beyer