Il tracciato di Ilirska Bistrica offre una chance di riscatto alla Lancer Evo IX 3.0 dopo il ko a Saint-Ursanne. Una promessa: “Venderemo cara la pelle dell’orso”
“Tutto a posto? Noi speriamo di sì”. Così Antonino Migliuolo alla vigilia della 29ª GHD Ilirska Bistrica, nono round del Campionato Europeo della Montagna che si corre domenica in Slovenia. Il driver del Phoenix Racing Team ha metabolizzato la delusione di quanto accaduto in Svizzera a Saint-Ursanne, quando il cambio sulla Mitsubishi Lancer Evo IX 3.0 ha ceduto di schianto per un banale sbullonamento. “Ripeto che sono cose che possono succedere quando la vettura è sottoposta a forte stress meccanico. Un bullone si è svitato e si è incastrato nella prima marcia. Amen”. Adesso tutta la concentrazione è rivolta alla sfida di domenica 3 settembre, cronoscalata di 5.010 metri, dislivello 206, pendenza media 4,2 per cento. Carica di buoni auspici. “Questa è la mia quinta volta alla Ilirska Bistrica. Andò male nel 2016 col motore ko, ma poi ho vinto nel 2019, 2021 e anche l’anno scorso. Il tracciato ha 6 tornanti, 2 chicane, 6 semicurve e 3 curve da prendere in pieno” risnocciola O’Play andando a memoria. “Possiamo dire che è favorevole alla Lancer senza nasconderci dietro a un dito. Tortuoso quanto basta per sfruttare al meglio la trazione integrale. Però serve un aiutino della dea bendata, almeno che non mi remi contro. Monterò delle gomme nuove per non lasciare nulla al caso, ho bisogno estremo di punti per recuperare in classifica. Non penso al titolo di Categoria 1 o a quello di Gruppo 3, ma c’è da onorare un impegno e cercare di salire sul podio, più in alto possibile. Ringrazio tutti i collaboratori del Phoenix Racing Team, abbiamo fatto un grande lavoro di squadra come sempre e spero dia i suoi frutti”.