Il driver torinese sulla vettura made in Di Fulvio Racing, autore di una gara all’attacco e senza sbavature. Secondo è Totò Riolo, subito brillante sulla nuova PRC A6 BMW. Terzo Giuliano Peroni, leader del 3 Raggruppamento. Out Stefano Peroni.
Mario Massaglia su Osella PA 9/90 di 4 Raggruppamento vince la 26^ Cronoscalata Lago Montefiascone, quarto appuntamento del Campionato Italiano Velocità Salita Auto Storiche, disputatosi in questo fine settimana tra sul caratteristico percorso che si snoda tra il lago di Bolsena nel Viterbese e il comune medioevale di Montefiascone.
Una vittoria che arriva al termine di una gara ben gestita dall’esperto driver torinese e dagli uomini della Di Fulvio Racing. Fuori dai giochi Stefano Peroni, costretto al ritiro per un problema tecnico alla sua monoposto Martini MK2, afflitta sabato da noie alla frizione, mentre oggi ammutolita a causa di un guasto al motore.
“Un weekend perfetto. Prima manche molto bene mentre la seconda ho preferito gestire la macchina perché il mio avversario purtroppo si è ritirato. La corsa è bellissima e anzi faccio i complimenti all’organizzazione oltre che alla mia scuderia grazie alla quale abbiamo ottenuto punti preziosi in ottica campionato”.
Soddisfazione per il siciliano Totò Riolo che ottiene la seconda piazza assoluta dopo aver portato all’esordio la nuova PRC A6 BMW, che ha patito qualche problema di gioventù.
“Un risultato davvero inaspettato – ha detto Riolo – considerando che le prove di ieri hanno costituito i nostri primi 10 km per lo sviluppo della vettura. Oggi infatti abbiamo patito alcune noie meccaniche, prontamente risolte dal team e con il supporto della motivata squadra dei Piloti Senesi. Adesso avremo un mese di tempo per continuare lo sviluppo della vettura e presentarci ancora più motivati al Sestriere”.
Sorriso smorzato per Loris Giuliano Peroni, terzo sul podio della classifica generale ma soprattutto primo di 3 Raggruppamento sulla fida Osella PA 8/90 preparata in house.
“E’ stata una gara abbastanza complessa – ha detto Peroni Senior – per via dei ritiri eccellenti, tra cui quello di mio figlio Stefano e delle interruzioni. La gara però merita davvero un plauso perché è molto bella e ben organizzata”.
Con Giuliano Palmieri fuori dai giochi per un guasto alla De Tomaso, ha avuto campo libero in 2 Raggruppamento il rientrante Fosco Zambelli, della Bologna Squadra Corse che ottiene la vittoria nell’agguerrito duello tra le competitive vetture di classe TC di 2000, con l’Alfa Romeo 1750 GT Am nonostante un “bacio” di troppo con una chicane. Lotta a tre con Roversi e Zucchetti che chiudono nell’ordine la relativa classe e tutti su vettura del biscione.
Ancora su Alfa Romeo ma in Classe T 2000 è buona la prestazione del palermitano, il ragioniere interista Giuseppe La Rocca, capace di piazzare il muso del suo bialbero davanti a quello dell’esperto Ruggero Riva della Chimera Classic Motor su GTV. Mentre tra le pepate e agili vetture della Classe TC700, sfide con il coltello tra i denti in ambedue le manches di gara. Ad avere la meglio è Mauro Corsi sulla Giannini 650 NP, letteralmente tallonato da Massio Fronza sempre su Giannini 650 NP e Antonio La Vecchia su Giannini 700.
Il 1 Raggruppamento continua a sorridere a Tiberio Nocentini, alfiere del Team Italia su Chevron B19 che, in classe BC 2000, ha preferito non forzare in Gara2 e portare al termine la prestazione senza fare errori. Stesso approccio per il pesarese, organizzatore della Coppa Faro Sandro Rinolfi che, dopo aver perso la gioia del record per il “traffico in pista” in Gara 1, ha preferito evitare rischi e portare a casa il risultato del primato della classe T1300 davanti alla ben più potente Porsche 911 T del sempre sportivo conte lombardo Sergio Davoli.