Riprendono in Sicilia le sfide del Tricolore Montagna per il pilota sardo, che affronta la gara di casa della scuderia CST Sport con alcune novità sull’Osella Pa2000 Honda del team SaMo Competition con la quale è ai piani alti delle classifiche: “Viviamo un grande spirito di squadra e il lavoro non si è mai fermato: due aspetti fondamentali per arrivare con fiducia ai momenti chiave della stagione”
(foto Giuseppe Rainieri)
Sassari, 9 settembre 2019. “Il lavoro non si è mai fermato e lo spirito di squadra è quello giusto” per Omar Magliona, che grazie a questi due presupposti guarda con fiducia alla prima delle tre “finali” del Campionato Italiano Velocità Montagna, che inaugura la fase decisiva della stagione alla 61^ Monte Erice da venerdì 13 a domenica 15 settembre. La classica trapanese è una delle tappe tricolori di casa per CST Sport e il pilota sardo difenderà i colori della scuderia siciliana al volante dell’Osella Pa2000 Honda di classe 2000 gommata Avonsulla quale il team SaMo Competition ha di recente apportato alcune novità, come il nuovo sistema di cambio, che saranno testate in un veloce collaudo in pista subito prima di presentarsi a Erice. Nonostante la presenza e il confronto costante con prototipi e formula da 3000cc, l’otto volte campione italiano, impegnato anche nella promozione della onlus Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, nel CIVM 2019 vanta già due vittorie assolute (Nevegal e Rieti) e occupa i piani alti delle classifiche, generale e di gruppo E2Sc. Dopo le verifiche di venerdì, sabato sui 5730 metri del percorso ericino si accendono i motori per due salite di prove ufficiali in partenza alle 9.30, mentre domenica alle 9.00 il clou di gara 1 e a seguire di gara 2.
Magliona dichiara in vista del decimo round tricolore: “Erice è sempre particolare: molto ‘guidata’, da ben preparare per riuscire ad avere confidenza con vettura e fondo stradale e sempre ‘riscaldata’ dell’appassionato pubblico siciliano. Un fine settimana ‘tosto’ ed emozionante che cercheremo di onorare al meglio. Il lavoro svolto anche dopo la gara di Gubbio e la sintonia che stiamo vivendo all’interno di squadra e scuderia sono due aspetti fondamentali per arrivare fiduciosi ai momenti chiave della stagione. Sono curioso di capire come la Pa2000 si comporti su un tracciato del genere. Speriamo che l’agilità di un 2000 e il nuovo cambio ci aiutino in competitività. Siamo in bagarre su diversi fronti nel Campionato Italiano, un risultato positivo nella prima ‘finale’ peserebbe molto sul rush conclusivo”.
L’UfficioStampa
Rif.Gianluca Marchese