La Speed Motor ancora regina alla cronoscalata della Castellana

COPPA PER SCUDERIE E TRIONFO CON RECORD DI MICHELE FATTORINI. CINQUE PILOTI FRA I PRIMI SETTE ASSOLUTI, CON ANGELO MARINO SUL PODIO E, FRA LE TURISMO, LODOVICO MANNI DOMINA IL GRUPPO PRODUZIONE DI SERIE. FRA LE STORICHE, TERZO POSTO E PRIMO DI RAGGRUPPAMENTO PER ADOLFO BOTTURA

ORVIETO – Coppa per scuderie, l’assoluto di Michele Fattorini, il terzo posto di Angelo Marino, cinque piloti nella “top ten” (che di fatto è una “top seven”) e tre primi posti di gruppo: nuovo trionfale bilancio per la Speed Motor nella 47esima edizione della Cronoscalata della Castellana di Orvieto, tappa del trofeo italiano di velocità in montagna 2019, zone nord e sud. Michele Fattorini, beniamino di casa, confeziona il capolavoro al volante della sua Osella Fa 30, aggiudicandosi la sfida contro l’altro grande favorito di turno: il veneto Denny Zardo su Norma M20 Fc. Il 29enne di Porano ha messo insieme due record nella stessa circostanza: quello del tracciato in gara 1 con il tempo di 2’47”34 per coprire la distanza di 6190 metri e quello relativo all’albo d’oro della corsa, perché adesso nessun altro pilota vanta quattro affermazioni come lui. È stata una lotta sul filo dei centesimi: 66 di vantaggio su Zardo al mattino e 99 al pomeriggio, quando Fattorini ha alzato di appena 29 centesimi, facendo fermare il cronometro a 2’47”63. Nel computo aggregato, il 5’34”97 è inferiore di 1”65 al totale di Zardo. “Ci voleva proprio, questa affermazione, anche per avere la conferma delle prestazioni della vettura – ha commentato un Fattorini visibilmente soddisfatto – e già l’aver stabilito il nuovo primato la dice tutta. Nella seconda salita, avevo ulteriormente limato 7 decimi al primo intertempo, poi però l’usura delle gomme si è fatta sentire e a quel punto ho ritenuto di non dover ulteriormente forzare, anche se alla fine la prestazione del mattino è stata sostanzialmente uguagliata. Una bella iniezione di fiducia: nelle ultime gare della stagione cercherò di mettere l’Osella ulteriormente a puntino”. Sul gradino più basso del podio è salito un maiuscolo Angelo Marino, bravo nell’acquisire sempre più padronanza della Lola B99/50: 2’51”73 e 2’54”54 i suoi responsi, che valgono il terzo posto assoluto e il secondo in E2-SS. Alle spalle di Marino, il grintoso Sergio Farris su Osella Pa 2000, che ha dalla sua anche un secondo posto in E2-SC e il successo nella classe di cilindrata; al termine di gara 1, il sardo era ad appena 41 centesimi da Marino (2’52”14), poi ha alzato a 2’55”22 e questo può aver benissimo inciso sul suo piazzamento finale. Dopo il primo, il terzo e il quarto, anche il sesto posto è occupato dalla Speed Motor grazie alla ragguardevole performance di Damiano Manni con la Mygale M09: il 3’06”76 della prima salita significa nuovo record per la classe 2000 delle monoposto formula e il 3’06”83 della seconda sta a dimostrare anche l’eccezionale continuità evidenziata dal tuderte, terzo in E2-SS e primo in 2000: “Ho dato il massimo – ha dichiarato Manni – e la soluzione trovata per il bilanciamento posteriore della macchina sembra essersi rivelata molto efficace. Ho commesso semmai un paio di errori in entrambe le gare, causati soltanto da un eccesso di foga, ma va benissimo così, anche se alla fine c’è stato un solo secondo di ritardo dal quinto assoluto, Ettore Bassi. Colgo l’opportunità per ringraziare la Speed Motor e la P&G Racing per l’assistenza che mi ha prestato”. E settimo posto per Gianni Urbani, che a distanza di due settimane domina di nuovo il CN con l’Osella Pa 21 S: al 3’06”62 del mattino, il veterano eugubino ha aggiunto il 3’07”51 del pomeriggio per suggellare una vittoria mai in discussione. Assoluto di gruppo anche fra le turismo: Lodovico Manni, fratello di Damiano, ha fatto suo il primo posto nella Produzione di Serie con la Renault Clio Williams e con tempi abbastanza netti; se non altro, è stato l’unico del raggruppamento a scendere sotto il muro dei 4 minuti, salendo in 3’59”34 e 3’59”26. In altre parole, sono state due prestazioni in fotocopia. In Racing Start, la terza gara dell’esordiente Gianluca De Masi su Citroen Saxo va in archivio con un esito non negativo: 4’21”65 e poi un interessante 4’07”86, che portano il decimo posto in classe 1.6. Niente da fare, invece, per Luca Ciuco su Mini Cooper S nella classe 1.6 turbo: dopo l’iniziale 4’03”36, in gara 2 l’orvietano è stato costretto al ritiro. Venendo alla Racing Start Plus, si registrano il quarto e il quinto posto rispettivamente di Paolo Biccheri su Alfa Romeo 147 (3’45”73 e 3’42”30, quest’ultimo è stato terzo tempo di manche) e di Andrea Tei su Bmw 318 (4’14”89 e 4’11”39), mentre fra le storiche, dominate nettamente da Stefano Peroni su Osella Pa 8, il trentino Adolfo Bottura coglie il terzo posto assoluto e il successo nel IV Raggruppamento con l’Osella Pa 9 84/90. Alla fine di gara 1, Bottura era secondo in 3’21”75, poi il 3’24”85 gli è costato la piazza d’onore a beneficio dell’Osella Pa 3 Bmw di Fabrizio Peroni, ma anche per lui rimane un bilancio pur sempre rimarchevole.

9 settembre 2019

Ufficio stampa
Claudio Roselli