RAGAZZI E ARTUSO TRA LE CURVE DELL’ALPE DEL NEVEGAL
Padova, 10 agosto 2020. La scuderia Superchallenge torna a dominare le vette italiane in questa calda estate colpita dall’emergenza coronavirus. I due piloti padovani, detentori della coppa GT Super Cup 2019 e GT Cup 2019 del Campionato Italiano Velocità Montagna (CIVM), hanno scaricato la grinta del “cavallino rampante” tra le curve della cronoscalata Alpe del Nevegal. Stefano Artuso ricomincia da dove ha finito, arrivando alla vittoria in classe GT Cup con la Ferrari 458, davanti all’agguerrito Michele Mancin a pochi secondi di distacco. Buoni risultati per Roberto Ragazzi e la sua Ferrari 488 in gara 1, in gara 2 invece il pilota ha sofferto un po’ di distanziamento a causa di piccoli problemi legati alle gomme. Bilancio comunque positivo per Ragazzi, che chiude il primo appuntamento della stagione CIVM con lo stesso punteggio messo a segno dal rivale diretto Maurizio Pitorri.
La tradizionale cronoscalata Alpe del Nevegal si è svolta l’8 e il 9 agosto e quest’anno festeggia la 46esima edizione con partenza da Castion e arrivo nel piazzale del Nevegal, dopo un percorso di 5,5 km e un dislivello di 526 m. Come di consueto la gara automobilistica è stata suddivisa in due momenti: il sabato con due prove ufficiali, la domenica con la gara vera e propria. «Nel rispetto delle disposizioni anti-Covid, la gara si è svolta a porte chiuse e sono state messe in atto tutte le misure di prevenzione al contagio – dichiara Roberto Ragazzi -. Siamo orgogliosi che il Campionato Italiano Velocità di Montagna sia ripartito, nonostante le difficoltà». Sono sette gli appuntamenti che quest’anno concorrono ad assegnare il titolo italiano di specialità. «Il calore e l’affetto del pubblico ci manca molto, perché è ciò che rende viva ogni competizione automobilistica – continua Stefano Artuso -. Con la speranza che presto si torni alla normalità, ci prepariamo per il prossimo appuntamento. Tra due settimane la sfida si accende per il Trofeo Luigi Fagioli a Gubbio, in provincia di Perugia, nella salita Madonna Della Cima».