Il primo alloro di Vincenzo Santoro

Ragazzo di rara educazione e sobrietà, continua la tradizione agonistica di papà Alberto, a cui ha regalato in questo 2024 la grande gioia della vittoria della Coppa siciliana di classe RS Plus 2000. 

CUSTONACI- Qualora esistesse un campionato automobilistico che premia la limpidezza dei valori e la qualità degli atteggiamenti di un concorrente, Vincenzo Santoro ambirebbe senza indugio al superattico della Formula1. Se la più grande gioia quotidiana per la sua famiglia è ammirarlo crescere con siffatta e rara beltà interiore, la seconda sarà certamente quella di vederlo presto laureato, un traguardo formativo prima che accademico in senso stretto e che i genitori hanno giustamente messo in cima ad ogni gerarchia di importanza. Per la terza più vivida gioia del suo ideale podio esistenziale, quella agonistica, Vincenzino ha invece appena provveduto, conquistando la Coppa Siciliana di classe RS Plus 2000, a bordo della sua performante ed affidabile Renault Clio, sviluppata sagacemente con le giuste e più credibili figure tecniche attorno. Ad inizio stagione Santoro Jr. ha vinto con suprema emozione la bellissima quanto complicata gara indigena di Erice ed ha replicato poi il successo anche a Sortino, percorso che per alcuni aspetti presenta talune caratteristiche simili, colmo di ripartenze com’è, segno che nel guidato il suo stile di guida e la sua vettura, denotino già un buon livello prestazionale. Nelle altre tre gare a cui ha partecipato, la veloce crono dei Monti Iblei, la velocissima Coppa Nissena e la più ripida e complessa Giarre-Milo, Santoro ha mostrato una grandissima solidità mentale, l’ aspetto in cui piu’ è migliorato durante la stagione, centrando quei podi che hanno continuato a muovere la classifica al cospetto di piloti molto più smaliziati ed esperti di lui, veri e propri sceriffi delle sfide in pendenza. Vincenzo ha così conquistato meritatamente la Coppa siciliana di classe RS Plus 2000, grazie ad un’ ottima commistione fra aggressività e calcolo, due elementi assolutamente imprescindibili per il raggiungimento di qualunque traguardo, ma affatto scontati per un ragazzo di soli 20 anni come lui. Nel 2025 papà Alberto dovrebbe dare semaforo verde per spostarsi verso le gare del circus salitaro tricolore, spaziando magari nel Civm Sud o nelle tappe meno lontane del SuperSalita, atteso che “Cece’ “ continui senza pit stop il suo brillante percorso universitario. Se ancora per una stagione con un’auto Turismo o invece senza tetto addosso, sarà materia di valutazione dei prossimi mesi. I doverosi grazie vanno a Peppe Perniciaro, uno dei più importanti artefici di questa vittoria, a RgCartronik, a Ts Suspension, a Natale Mauro, a Massimo Simonte, ad Angelo Fici, a Paolo Grammatico ed a Michele e Salvatore Poma. Tenendo ben saldi i piedi al suolo, come a Vincenzo è stato intelligentemente fatto fare da papà Alberto fin dal suo graduale percorso sui kart, una considerazione chi la scrive può comunque formularla: visto l’elevato livello di competitività delle salite siciliane, partecipate da preparatori e piloti spesso di riferimento a livello nazionale, visto il tipo di asfalto caratteristico talvolta meno “gripposo” rispetto ad altre gare della penisola, aspetto che aumenta la sensibilità, e’ lecito pensare che una intensa stagione di gare in Sicilia, sia stata una palestra molto valida per ambire a prestazioni importanti anche lungo la penisola, per i calendari e le sfide che verranno.

Articolo e foto di Francesco Romeo