Floriopoli Cereda, il Team Guagliardo lascia il segno

PER IL “PATRON” DOMENICO GUAGLIARDO (PORSCHE 911 RS) GARA TEST IMPREZIOSITA DAL PRIMATO DI CATEGORIA

PODIO NEL “TERZO” PER IL RIENTRANTE MAURO LOMBARDO (PORSCHE 911/SC)

CRONOSCALATA MADONITA AMARA PER L’ATTESO NATALE MANNINO (PORSCHE 911 SCRS)

Cerda (Pa), 28 ottobre 2019 – Rispettando, appieno, i pronostici della vigilia, Domenico “Mimmo” Guagliardo si è imposto agevolmente nel 2° Raggruppamento in occasione della 4ª Floriopoli – Cerda,  appuntamento finale del Campionato Siciliano Velocità Salita Autostoriche andato in scena lo scorso fine settimana e impiegata per testare nuovi pneumatici. Sul tratto d’asfalto che, dai leggendari box della Targa Florio, ha condotto i partecipanti alle porte della cittadina madonita, il pilota-preparatore siciliano, presentatosi al via al volante della Porsche 911 Rs (analoga vettura già portata in trionfo alla “Termini – Caccamo”), ha dominato sin dalle prove cronometrate della domenica mattina sferrando la zampata risolutiva nell’unica manche ufficiale disputatasi, delle due inizialmente in programma, tanto da spuntare altresì il secondo miglior riscontro cronometrico assoluto di giornata.

Detto del team manager, la squadra corse ha visto, altresì, il rientro di Mauro Lombardo. Nonostante un lungo stop, il gentleman driver di Cefalù, tornato in azione con la Porsche 911/Sc (mezzo col quale il figlio Angelo, in coppia con Giuseppe Livecchi, si è laureato campione italiano rally auto storiche 2019) si è distinto, tanto da centrare la piazza d’onore nel 3° Raggruppamento e concludere nono in una virtuale top ten. È stato un weekend dall’epilogo amaro, ma per fortuna senza gravi conseguenze, per l’atteso Natale Mannino al quale era stata affidata la performante Porsche 911 SCRS di Gruppo B. L’eclettico conduttore palermitano, infatti, è stato costretto allo stop ad un chilometro dall’arrivo quando, arrivato lungo ad una chicane, ha urtato una barriera di copertoni; nell’impatto, il vetro sul lato guida è andato in frantumi investendolo in pieno e obbligandolo a dichiarare forfait per semplice precauzione.