Il pilota orvietano su Osella si conferma vincitore nella gara di casa prova umbra del TIVM al culmine dello spettacolare duello ingaggiato con Zardo, secondo su Norma. Podio completato da Marino su Lola di F.3000, mentre Ettore Bassi firma il suo primo successo di classe. Emozioni in ogni categoria, pubblico delle grandi occasioni e tanti piloti locali messisi in mostra hanno coronato un’edizione di alto profilo e premiato il meticoloso lavoro degli organizzatori, pronti a rilanciare in vista del 2020
Orvieto (TR), 8 settembre 2019. E’ ancora Michele Fattorini il re della Cronoscalata della Castellana. Il pilota orvietano su Osella Fa30 Zytek ha vinto con nuovo record per la quarta volta, terza consecutiva, la gara di casa giunta alla 47esima edizione, al culmine di un duello thrilling che in un weekend che ha mantenuto tutte le premesse-show della vigilia lo ha contrapposto a Denny Zardo, secondo con la Norma M20 Fc Zytek dopo il miglior riscontro fatto segnare sabato in prova. Fattorini ha vinto con il crono totale di 5’34”97 e il nuovo record sui 6190 metri del tracciato umbro, settato in gara 1 con 2’47”34 (gara 2 quasi in fotocopia: 2’47”63). Emozionante il testa a testa con il rivale veneto: Zardo ha attaccato da par suo e anche lui è sceso sotto al record in gara 1 (battendo in 2’48”0 il suo precedente 2’48”5), ma è rimasto a 66 centesimi dal padrone di casa e, pur non demordendo e lavorando ancora sui rapporti del cambio, ha poi dovuto accontentarsi della piazza d’onore assoluta, vincendo comunque il gruppo dei prototipi E2Sc. Sul terzo gradino del podio assoluto è quindi salito Angelo Marino. Il pilota campano, che a Orvieto era alla prima con la Lola Evo Zytek di Formula 3000, nonostante il sovrasterzo patito nelle ripartenze durante gara 1 ha tenuto a bada il pilota sardo Sergio Farris, quarto assoluto sul traguardo umbro con l’Osella Pa2000 Honda, mentre sfortunato è stato l’altro driver dell’isola in gara su Pa2000, il giovane Giuseppe Vacca, che in gara 2 ha dovuto fermarsi per noie elettriche proprio durante l’attacco alle posizioni da podio. Il ritiro di Vacca ha agevolato l’entrata in top-5 di Ettore Bassi. Super la prestazione del pilota e noto attore di origini pugliesi, contentissimo a fine gara e che oltre al quinto posto generale sull’Osella Pa21JrB Suzuki ha colto la sua prima vittoria di classe assoluta e in E2Sc-1600, vincendo pure la categoria dei prototipi spinti da motori di derivazione motociclistica e salendo sul podio di gruppo E2Sc (dietro a Zardo e Farris). La 47^ Cronoscalata della Castellana, prova umbra del Trofeo Italiano Velocità Montagna, ha una volta di più richiamato un folto pubblico di curiosi e appassionati che insieme alle emozioni vissute in ogni categoria hanno coronato un’edizione di alto profilo dell’evento, che premia il dinamico lavoro degli organizzatori dell’asd La Castellana, pronti a rilanciare in vista del 2020.
Fattorini ha commentato così il suo quarto centro a Orvieto: “Questo è il mio più bel successo nella gara di casa, anche perché venivamo da un periodo non semplice e in più giocarsela a decimi con un pilota come Zardo non è mai semplice. Pur senza strafare in prova abbiamo lavorato bene, ora la mia Osella va forte e dentro di me sapevo che c’era un buon margine di miglioramento per domenica. E’ stata un’emozione allucinante, tanta gente come quest’anno non l’avevo mai vista qui. Anche nella ridiscesa al paddock mi hanno fatto emozionare e dopo gara 1 per tenere alta la concentrazione in vista di gara 2 ho addirittura cercato di mantenere sempre la visiera chiusa per non guardare in faccia nessuno e magari distrarmi”.
Alle spalle della top-5, sesto posto assoluto in rimonta per il pilota di Todi Damiano Manni, anche terzo sul podio tra le monoposto E2Ss (alle spalle di Fattorini e Marino) con la Mygale di F.3, mentre il settimo posto vale a Gianni Urbani il successo tra i prototipi Cn, dove l’esperto eugubino si è confermato al volante dell’Osella Pa21 Honda. La top-10 è stata quindi completata da Dario Gentile, ottavo in costante progressione durante il weekend sulla Pa21 in versione E2Sc, dal viterbese di Bagnoregio Gianluca Carboni, nono alla seconda volta sulla Wolf Gb08 Thunder che portò all’esordio nelle cronoscalate lo scorso anno proprio a Orvieto, e dal driver di casa Filippo Ferretti sulla Radical Sr4. Il giovane pilota orvietano si è aggiudicato il Trofeo Under 25 al termine di un bel derby con l’altro locale Daniele Filippetti, che ha concluso alle sue spalle con la Ligier Js51.
Dodicesimo assoluto e il migliore con record tra le vetture Turismo, prestazione da sottolineare quella di Daniele Pelorosso al volante della Renault Clio Proto. Il pilota orvietano, mai così veloce nella gara di casa, ha dato spettacolo migliorandosi di alcuni secondi e dominando il gruppo E1. Pronostici della vigilia rispettati anche nei gruppi E2Sh e GT, nei quali si impongono rispettivamente il veneto Michele Ghirardo con la Lotus Exige e il laziale Maurizio Pitorri con la Ferrari 488 Challenge, la Gran Turismo del monomarca del Cavallino per la prima volta vista in azione a Orvieto.
Confermato l’obiettivo della vigilia per Leonardo Spaccino in gruppo A, dove il driver locale ha vinto utilizzando con efficacia la generosa cavalleria della Subaru Impreza Wrx Sti, mentre in gruppo N brilla Gabriele Giardini con la Citroen Saxo di classe N-1600, un successo che gli ha permesso di ricevere anche il Memorial Attilio Broccolini, intitolato al papà di quella Deborah Broccolini che alla Castellana 2019 si è confermata nella Coppa Dame, tra l’altro svettando tra le 9 donne presenti in gara con il nuovo record della categoria “in rosa”. Tra le Racing Start, doppio colpo di scena finale in Rs Plus quando nell’ultimo tratto di gara 2 Valerio Lappani è stato costretto a parcheggiare la Mini Cooper con la quale aveva vinto gara 1, mentre il pugliese Antonio Cardone, quinto nella prima salita, completava una splendida rimonta che gli ha permesso di conquistare il gruppo al volante della Honda Civic di classe 2000. In Rs esulta il pilota pugliese e campione italiano 2017 Angelo Loconte con la Mini Cooper turbo. Purtroppo per il pubblico è mancato il duello con il driver di casa Francesco Laschino, che, anche lui su Mini, in prova era stato di un soffio il più veloce ma in gara 1 ha dovuto ritirarsi nel primo tratto per una panne elettrica, mentre ha poi concluso secondo in gara 2. Tra le aspirate, si esalta il tenace protagonista tricolore Giovanni Grasso, che dopo la sfortunata giornata di sabato, dove si era presto ritirato, ha lavorato fino a tarda notte per ripristinare il cambio della Renault Clio con la quale ha poi colto in gara il successo in classe 2000.
Driver umbri e Renault Clio in evidenza tra le scadute di omologazione: in gruppo ProdE con il padrone di casa Gabriele Bissichini, in vetta nonostante una toccata nelle prime fasi di gara 1, e in ProdS con il tuderte Lodovico Manni, mentre non ha preso il via per noie al cambio l’orvietano Mattia Chioccia, autore su Citroen Saxo del “best lap” in prova 2 sabato. Nelle auto storiche, dove le Osella “fanno il pieno”, resta “padrone” della Castellana Stefano Peroni, il pilota toscano che ha fatto segnare il miglior crono assoluto aggiudicandosi il 3. Raggruppamento con l’Osella Pa8, mentre alle sue spalle ci sono i vincitori del 2. Raggruppamento Fabrizio Peroni, il papà proprio di Stefano in gara con la Pa3, quello del 4. Raggruppamento Adolfo Bottura, il driver trentino per la prima volta a Orvieto sulla Pa9, e quello del 5. Raggruppamento Antonio Livieri sulla monoposto Ralt R32. Infine, successo pieno per Francesco Tignonsini su Fiat Abarth 1000 nel 1. Raggruppamento dopo il miglior tempo di Marco De Palma sull’Alfa Giulia Sprint GT Veloce in prova, secondo di categoria domenica.
Classifica ufficiosa dei primi dieci 47^ Cronoscalata della Castellana: 1. Fattorini (Osella Fa30 Zytek) in 5’34”97; 2. Zardo (Norma M20 Fc Zytek) a 1”65; 3. Marino (Lola B99 Evo Zytek) a 11”30; 4. Farris (Osella Pa2000 Evo Honda) a 12”39; 5. Bassi (Osella Pa21 JrB Suzuki) a 37”62; 6. Manni (Mygale F.3) a 38”62; 7. Urbani (Osella Pa21 Honda) a 39”16; 8. Gentile (Osella Pa21 Honda) a 50”16; 9. Carboni (Wolf Gb08 Thunder Aprilia) a 50”28; 10. Ferretti (Radical Sr4) a 53”81.
Foto Sergio Fattorini
L’Ufficio Stampa / Rif. Gianluca Marchese – Rosario Giordano