In una giornata primaverile gli appassionati si sono dati appuntamento a Caprino Veronese e sui leggendari 9 chilometri di ascesa verso Spiazzi per assistere alla rievocazione con oltre 100 vetture. Baso: “eventi come questo ci permettono di valorizzare le nostre eccellenze sportive”.
Soddisfazione e sorrisi al termine della Rievocazione Storica Caprino-Spiazzi, sesta edizione, svoltasi domenica 8 ottobre con la regia dell’Automobile Club Verona, ACI Verona Sport, A.C. Verona Historic e la fondamentale collaborazione dei Comuni di Caprino Veronese e Ferrara di Monte Baldo.
L’evento, che dal 2016 ha riportato i motori sulla iconica ascesa scaligera di circa 9 chilometri che sale lungo la Provinciale 8, pur non essendo di velocità ha saputo emozionare grandi e piccoli che sono accorsi per assistere allo spettacolo e per vedere alcune vetture di grande pregio oltre all’inedito Supercars Tribute che ha sfilato davanti alla rievocazione con stupende Ferrari, Lamborghini, Lotus, Maserati e Porsche.
Una giornata in cui i motori sono tornati protagonisti celebrando la popolarità della Caprino-Spiazzi e facendo risuonare di passione il territorio caprinese sempre disposto ad offrirsi per questo importante avvenimento. Ad aggiungere lustro anche la partecipazione del Gruppo Automoto Storiche dell’Arma di Pastrengo (GASAP) che ha aperto la manifestazione con due vetture d’epoca dell’Arma dei Carabinieri: una Alfa Romeo 1800 e una Alfa Romeo Giulia.
La giornata ha visto prima il raduno delle vetture in Piazza della Vittoria e poi le due salite, non competitive, alle 11:00 ed alle 15:00. Al termine, nella splendida cornice di Palazzo Carlotti, si è tenuta la cerimonia conclusiva durante la quale sono stati consegnati i premi d’onore decisi da una giuria di esperti composta da Alberto Zanchi e Luca Cattilino. Questi i premi: la Lancia Delta HF Integrale Evo 1 di Giampietro e Laura Barbessi è stata premiata tra le vetture stradali, mentre tra le turismo palma d’oro alla Simca Rally2 Gruppo 1 di Giorgio Pesavento. La BMW M3 3.0 in livrea Castrol di Claudio Gastaldelli è stata premiata tra le turismo competizione, la Alpine Renault A110 di Gianfranco ed Emanuele Polloni per le gran turismo, e per le gran turismo competizione la Porsche 911 di Luca Pezzo.
Impossibile non citare la brutale Osella PA 20/S di Stefano Menegolli, appena restaurata in una incantevole livrea BMW, premiata tra le sport prototipo regine delle salite, mentre tra le monoposto a ruote scoperte riconoscimento per la Formula 3 Martini di Giuseppe Viali. Mario Baldi ha portato a casa la coppa per le bicilindriche con la sua Fiat Abarth 595. Nei trofei di marca, istituiti quest’anno, Markus Gamper e la sua Alfa Romeo 75 Turbo Evoluzione sono stati premiati tra le vetture del Biscione, Roberto Colognato e Cora Menegazzo con una spettacolare Lancia Rally 037 ex ufficiale per i modelli Lancia mentre tra le Abarth scettro alla Fiat Ritmo Abarth 75 Gruppo 2 ex Attilio Bettega portata da Claudio Marzadro e Nicole Schluderbacher.
“La Caprino-Spiazzi è una delle eccellenze della nostra tradizione motoristica, con una lunga storia che l’ha portata ad essere uno degli eventi di riferimento per le cronoscalate in Italia. La Rievocazione Storica che organizziamo dal 2016 altro non è se non la volontà di dare continuità a questo evento garantendo visibilità e promozione ai territori che lo ospitano. Giornate come questa ci permettono di continuare a valorizzare le nostre eccellenze sportive. Quest’anno abbiamo aggiunto il Supercar Tribute, un modo per pensare alla Caprino-Spiazzi come ad un momento che sulla scia del successo passato sappia reinterpretarsi anche per il futuro, e abbiamo già molte idee per gli anni a venire. Un grazie sincero alle amministrazioni, ai nostri partners, alle Forze dell’Ordine e a tutti coloro che hanno partecipato a questa giornata, sia dentro che fuori dagli abitacoli” ha concluso il Presidente dell’Automobile Club Verona Adriano Baso, partecipante nel Supercar Tribute con una Ferrari 488 Spider.
Premi speciali anche per la Renault 5 Alpine Coupè ex Trofeo Renault Elf originale di Davide Marongiu e Matteo Roncari, purtroppo stoppata da noie tecniche già nel corso della prima salita. La Austin Healey BN 4 100/6 ha ricevuto un riconoscimento come vettura più anziana, mentre per la rarità del modello premio speciale anche alla Datsun 240Z di Dino Barini ed Andrea Ballini. Infine per il restauro maniacale fedele ai canoni dell’epoca, coppa anche per Riccardo Lovato e la sua Ford Sierra RS Cosworth, mentre la ottimamente conservata Fiat 128 CL di Thomas Manzoli e Lorenzo Stocchero è stata premiata per la simpatia del modello, dotato di portapacchi e ruota di scorta sul tetto.