Se n’è andato in una fredda serata d’inverno, al termine di una sofferenza fisica durata per alcuni mesi, che ha saputo affrontare in silenzio e lontano dai clamori.
Tutto il contrario di quella che, invece, è stata la sua esistenza terrena, degna di essere narrata in un romanzo e sempre protesa verso l’avventura e la luce dei riflettori. L’avvocato Francesco Antonio Colosi, da tutti semplicemente chiamato “Franco”, infatti, per tutta la sua vita è stato un fiume in piena, un vulcano sempre pronto ad eruttare, un uomo che era impossibile far stare fermo un attimo, perché la sua mente in ogni momento era provvida di idee, che puntualmente riusciva a mettere in atto. È stato un pioniere e un innovatore, non rinunciando mai però alla tutela ed alla salvaguardia della storia e della tradizione. È stato un uomo di Sport nel senso più vero e autentico di questo termine, perché per lui lo Sport non era soltanto competizione contro gli altri, ma uno stile di vita, un modo per creare momenti sani di aggregazione sociale e per cementare i rapporti interpersonali e la cultura della legalità. Nobile d’animo e di cuore, prima ancora che di lignaggio, Franco Colosi ha sempre saputo dosare perfettamente l’agonismo alla goliardia di cui era gran maestro, come sanno fare soltanto le persone dotate di un’intelligenza fuori dal comune, perché ha avuto ben chiaro fin dal primo momento cosa fosse e cosa dovesse rappresentare lo Sport nella vita di un uomo. Mentre molti, infatti, usavano e continuano ad usare lo Sport come mezzo per accrescere la propria personale vanità, lui lo ha praticato in tutte le più svariate forme perché ne era sinceramente e realmente innamorato.
Per Franco Colosi lo Sport è stato una vera e propria ragione di vita, che ha anteposto a tutto fuorchè alla cura della sua meravigliosa famiglia, che ha amato con tutto sé stesso fino all’ultimo giorno. La più nota delle sue passioni è stato l’automobilismo, anche se in gioventù ha praticato svariate altre attività agonistiche ad ottimi livelli. Tuttavia, nell’età più matura, completamente avvinto dal sacro fuoco dei motori, si è dedicato ad essi in svariate vesti, con tenacia e caparbietà ed in maniera instancabile. Per parecchi anni ha gareggiato con lo pseudonimo di “FAC” nelle salite e negli slalom di tutto il Meridione d’Italia, pilotando le più affascinanti vetture del momento: tra i tanti gioielli su cui ha avuto il piacere di sedersi basti pensare alle varie Lancia Beta Montecarlo, Lancia Rallye 037, Lancia Delta S4 ed HF Integrale, Ford Sierra Cosworth e Peugeot 309.
Ma l’attività di pilota rappresenta solo la punta dell’iceberg di quello che è stato il coinvolgimento di Franco Colosi nel mondo dello sport motoristico. Per parecchi decenni, infatti, è stato uno tra i più esperti e quotati Direttori di Gara della CSAI di tutta Italia e in questo ruolo ha diretto le più prestigiose competizioni motoristiche meridionali. Inoltre, per molti anni ha rivestito il glorioso ruolo di Presidente della Scuderia Aspromonte (attualmente rivestito dal genero Lello Pirino), la più antica compagine associativa motoristica presente su tutto il territorio nazionale, che in quel periodo annoverava tra le sue fila parecchie decine di piloti, tra cui anche svariati fuoriclasse impegnati ogni domenica sui campi di gara. In qualità di Presidente della Scuderia Aspromonte, peraltro, Franco Colosi ha organizzato centinaia di manifestazioni motoristiche nella provincia di Reggio Calabria e in quelle limitrofe, essendo uno tra i primi a credere nella validità della disciplina degli slalom. Egli, inoltre, per alcuni anni, ha ricoperto anche la carica di Presidente dell’Automobile Club di Reggio Calabria ed ha organizzato molte edizioni della storica Santo Stefano-Gambarie.
Con la dipartita dell’avvocato Franco Colosi, pertanto, lo Sport motoristico reggino perde un punto di riferimento e un uomo sempre pronto a dare un ottimo consiglio e qualche insegnamento. Da oggi tutti noi siamo più poveri, anche se sicuramente la strada da lui tracciata in questi anni rappresenterà per noi un sicuro sentiero da percorrere, certi che dall’alto continuerà a guidarci ed a proteggerci. Perché non c’è miglior modo di commemorare un defunto che perpetuarne le sue opere terrene. Come accade per tutti i grandi uomini, infatti, Franco Colosi ha solo cessato di vivere su questa terra, ma il suo ricordo e quanto da lui costruito continueranno a vivere in eterno.
R.I.P. Franco.
Demetrio Vilardi