Mario Massaglia con la Osella Pa9/90 4.Gruppo BC Oltre 2000 iscrive il suo nome nell’albo d’oro della Lago Montefiascone. Il pilota piemontese ha ragione del grande Totò Riolo che debutta al volante della PRC A6 4.Gruppo BC Oltre 2000 curata dal team di Trentini. Terzo Giuliano Peroni che sbanca il 3.Gruppo con la Osella Pa8/9 IR-BC 2000, “salvando l’onore” della famiglia fiorentina visto il ritiro per KOT al motore di Stefano Peroni con la Martini Bmw 5.Gruppo E3 nella prima manche di gara. Quarto posto per Tiberio Nocentini, velocissimo con la Chevron B19 1.Gruppo GR-BC 2000. A completare la Top Five assoluta c’è Gaetano Palumbo con la Fiat X1/9 3.Gruppo Silhouette 1600 nero-arancio Baistrocchi. La gara falisca è caratterizzata da una prima manche difficile, diverse interruzioni per guasti meccanici ed una particolarmente lunga per il crash di Giuseppe Gallusi con la Porsche 3.Gruppo, risoltosi senza problemi fisici per il pilota. Quando parte la seconda manche di gara il cielo è plumbeo, ma fortunatamente non piove e non si verificano interruzioni di rilievo: alle 14 e 30 la gara è conclusa, con grande soddisfazione dello staff dell’ACI Viterbo capitanato da Sandro Zucchi e Lino Rocchi e della Locals Only.
Gruppo X Gruppo:
Nel 1.Raggruppamento vittoria nettissima per il toscano Tiberio Nocentini ormai in perfetta sintonia con la Chevron B19 GR-BC 2000 blu prussia. Il vantaggio sulla Morris Mini F-T1300 grigia di Alessandro Rinolfi è di oltre trentadue secondi. Terzo il conte Sergio Davoli con la Porsche 911 T G1-GT2000 rosso-bianca dopo una gara priva di errori. Precede il rapido Valter Canzian con la Ford Cortina Lotus G1-T1600 bianco-verde. A completare la Top Five di Gruppo l’immortale Tonino Camilli con la Fiat 1100 Ala D’Oro D-BC 1150 amaranto. Buon sesto posto per l’eugubino Marco Frenguellotti con la classica Fiat Abarth 850 TC F-T850 bianco-rossa, davanti alla TVR Grantura MkII E-GT1600 blu scuro di Francesco Stevanin, nome nuovo del CIVSA. Seguono quindi il ligure Danilo Scarcella con la Fiat 850 Coupé G1-T850 verde-giallo e Giovanni Pagliarello con la Lancia Appia Zagato GTE E-GT1150 amaranto. KOT in prima manche di gara per lo sfortunato Boris Gobbini con la Fiat Abarth 1000 TC G1-T1000 rosso-grigia.
Nel 2.Raggruppamento trionfo per l’Alfa Romeo GTAm 1750 TC2000 di Fosco Zambelli, con oltre undici secondi di vantaggio sulla Fiat 128 TC1150 azzurra ex-Kessel del catanzarese Lucio Gigliotti. Terzo l’emiliano Gianluca Calari con la fida Fiat X1/9 GTS 1300 rossa, davanti al conterraneo Stefano Roversi con la Alfa Romeo GTAm TC 2000 color sabbia ex-Monguzzi. Completa la Top Five di Gruppo la Fiat 128 TC 1300 cyane di Mario Straffi, che regola nettamente il protagonista del Trofeo Italia Storico Franco Ermini con la Ford Escort MkI TC 1600 in livrea rosso-bianco-blu “Altrimenti Ci Arrabbiamo”. Settimo posto per Enrico Zucchetti con la Alfa Romeo GTAm 1750 TC 2000 rossa ex-Perissi, davanti a due dei principali protagonisti della nutrita classe TC700: il marchigiano Alessandro Pieroni con la sua Giannini rossa e l’eugubino Lanfranco Pastorelli, in campo con la Giannini 650 NP nero-giallo fluo. E’Pieroni a precedere l’umbro per soli trenta quattro centesimi. I due riescono a precedere la AMS 176 HR-BC 1300 rossa di “Ghost” Garraffa, autore comunque di una prova positiva. Undicesimo il Ragionier Giuseppe La Rocca, da sempre tifosissimo dell’Inter: non gli sfugge la vittoria in T2000 con la Alfa Romeo GT rossa con il triscele siciliano sul cofano motore. Dodicesimo e terzo in TC700 con la Giannini grigio metal-blu è l’ottimo Mauro Corsi, che non ha risparmiato la sua vettura urtando la chicane con il passaruota anteriore DX. Lo seguono, sia nella graduatoria di classe TC 700 che nella classifica di Gruppo, il trentino Massimo Fronza con la Giannini bianco-blu “look Viper” con passaruota rossi ed il mitico pilota senese Antonio Lavecchia con la fedele Giannini blu scuro a passaruota bianchi. Quindicesimo posto di gruppo per Ruggero Riva, secondo in T2000 con la Alfa Romeo GTV blu scuro impiegata regolarmente anche nel Trofeo Italia Storico e nel Trofeo Spartaco Dini. Segue poi il senese Giulio Caroni che vince la TC600 con la Giannini 590 GT grigio-blu scuro. Caroni anima un duello senza tregua con la Giannini arancio-celeste dell’amico e rivale “Galops” al secolo Paolo Galoppi, impegnato quest’anno anche nel CIVS Moto con il suo Sidecar Bmw. Alla fine “Galops” si deve accontentare del secondo posto di classe per un secondo e mezzo, ma realizza l’ennesima performance da applausi. Seguono quindi altri due protagonisti della TC700: diciottesimo di gruppo il laziale Tommaso Riccioni con la Giannini 650 NP grigio-azzurra, mentre diciannovesimo il volterrano Velio Carli con la Fiat Abarth 695 SS bianca a strisce blu. Ventesimo posto di gruppo per il civitavecchiese Silvio Di Casmirro che, messe da parte le fide Peugeot 205 Rally, quest’anno rispolvera la Fiat 850 Sport Spider GTS 1000 azzurra. Completa la classifica la A112 Elegant T1000 verde olivo-grigio-giallo del veterano toscano Antonio Vegni che, procedendo come una formichina, porta a casa l’ennesimo trofeo. Quattro piloti non entrano in classifica finale. KOT già in prova per il volterrano Massimo Brogi con la Giannini 500 TV TC 500 grigio-bianca autopreparata ed usata anche da Cecchelli nel Trofeo Brancadori di tanti anni fa. In prima manche di gara altri due KOT decimano la classe TC 700: restano “sul terreno” il reatino Luca Rossi, già fermo in Q1 con la Giannini 650 NP bianco-rossa, e quindi il senese Antonio Maiolo con la Giannini azzurra con striscia tricolore. Il ritiro più pesante è tuttavia quello di Giuliano Palmieri la cui De Tomaso Pantera GTS Oltre 2500 azzurra ha un KOT al motore nella parte medio-alta del percorso. Prima di fermarsi, Palmieri lascia una vistosa striscia d’olio sull’asfalto costringendo ad una lunga sosta per le operazioni di pulizia…
Nel 3.Gruppo Giuliano Peroni è imprendibile con la sua Osella Pa8/9 ed intasca anche il terzo posto assoluto con ampio merito. Alle sue spalle è guerra aperta tra le Fiat X1/9 Silhouette 1600. La spunta Gaetano Palumbo che con la sua vettura nero-arancio Baistrocchi batte a fatica il velocissimo Gennaro Ventriglia, al ritorno con la sua X1/9 rossa dopo una lunga assenza. Quarto con la X1/9 bianca con striscia rossa è Daniele Di Fazio che migliora davvero di gara in gara. Non è da meno il sarnanese Marco Gentili che con la X1/9 bianco-grigio-rossa con cerchi Roin intasca il quarto posto di classe Silhouette 1600 ed il quinto posto di Gruppo. Al sesto posto di gruppo c’è Erwin Morandell con la X1/9 blu scuro a strisce verdi: per l’altoatesino ennesima gara brillante. Buona anche la prova del portacolori Chimera Pierluigi Ruschi con la Fiat X1/9 bianco-rossa: per lui sesto posto di classe Silhouette 1600 e settimo di gruppo. Ottavo posto di gruppo per una ulteriore Fiat X1/9, ma in specifica Silhouette 1300: Gianpaolo Bianucci vince la classe e cancella l’amarezza per il fuoristrada della scorsa edizione. Nono posto e vittoria in classe Silhouette 2000 per Sandro Zambelli che impiega la Triumph Dolomite Sprint blu scuro appartenuta a Piergiorgio Percivale e guidata anche da Renato Benusiglio nel TIS a Magione. Decimo posto per il polivalente siciliano Vincenzo Serse con la Fiat 127 MkII TC 1150 bianco-azzurro-blu. Alle sue spalle si registra un’altra vittoria siciliana, quella di Onofrio Manzo in Silhouette 700 con la Giannini 650 NP rosso-blu. Manzo è capace di precedere la Lola T 590 IR-BC 2000 rossa del veterano Gianluca De Camillis, autore comunque di una gara inappuntabile con quella che ormai è la sua “seconda pelle” visti i tanti anni di militanza prima nel CIVM e nel TIVM ed ora nel CIVSA. Tredicesimo posto per il siciliano Giovanni Magaddino con la Fiat X1/9 Silhouette 1600 color oro, davanti al dominatore della classe Silhouette 1150, Giuseppe Aiello con la Fiat 127 Sport arancio-grigio metal. In quindicesima posizione troviamo poi Fabio Guerci con la preparatissima Autobianchi A112 Abarth celestina, per il reatino vittoria in classe Silhouette 1000. Alle sue spalle la bella Fiat 127 Sport TC 1150 arancio di Andrea Fabiani, autore di una gara senza errori al pari del vincitore della T1600 Stefano Ducci con la Volkswagen Golf GTI arancio ex-Gonzi, giunto diciassettesimo di gruppo. Diciottesimo posto con vittoria in T1150 per Alvaro Bertinelli in campo con la A112 Abarth rossa e bianca ex-Massimo Aglietti. L’eugubino è capace di precedere Domenico Cecere, in campo con l’ennesima Fiat X1/9 Silhouette 1600 color azzuro-blu curata da Cerroni. Ventesimo posto di gruppo e secondo in Silhouette 1150 per il romano Marco Mandolesi con la sua A112 Abarth 70 HP arancio. Per il capitolino questa gara era la prima sotto i colori Pascucci Racing Team. Risorge dopo prove difficili con tanto di KOT in Q1 Paolo Terreni, che intasca il trionfo in TC 700 con la Fiat 126 rosso-grigio metal. Alle sue spalle il viterbese Giuseppe Pellegrini al volante della sua fidata Renault 5 Alpine nera con cui ottiene il secondo posto in T1600. Chiude la classifica, piazzandosi secondo in Silhouette 700, il ferroviere romano Michele Boni con la Giannini 690 bianco-rossa. Il principale rivale di Boni e Manzo, l’orvietano Luciano Posti, è costretto purtroppo a saltare la seconda manche di gara per un KOT al motore della sua Giannini 650 NP gialla. Spariscono poi già dalle prove due potenziali protagonisti: Massimo Campogiani con la Volkswagen Golf GTI TC 1600 dapprima resta vittima di una toccata in Q1, poi di un KOT in Q2. Un KOT in Q1 invece tronca le ambizioni di Michele Martinelli con la A112 Abarth 70 HP TC 1150 bianco-rosso-blu-giallo.
Nel 4.Gruppo ovviamente vittoria per Mario Massaglia con la sua Osella Pa9/90: per il torinese un successo di carattere costruito fin dalle qualifiche. Da applausi anche la gara di Totò Riolo che dimostra un rapido adattamento alla sua PRC A6 BC Oltre 2000. Siamo certi che a Cesana il cerdese saprà lottare per il successo. Terzo posto di Gruppo per Alessandro Trentini che non risparmia la sua Lucchini SN85 BC SN 3000 bianca: il lombardo è costretto a rappezzare l’angolo anteriore SX dopo una toccata con la chicane. Quarto posto per un grandissimo Salvatore Asta con la Bmw M3 J2-GTP 2500 in livrea Bmw Motorsport. Asta è capace perfino di precedere ben due vetture Sport: la Lucchini SN 85 BC SN 3000 del lokalmatador Sandro Zucchi, “Deus ex Machina” della corsa assieme a Lino Rocchi, e la Lucchini SP 90 BC SN 3000 che Di Fulvio fornisce ad Arnaldo Pinto. Settimo posto per Giuseppe Bonifati con la Bmw 318 is E30 J2 A2000: il toscano fa un garone, dimostrando di essere bravo tanto in pista quanto in salita. Ottavo un grande Massimiliano Vitali con la Volkswagen Golf GTI J1-A2000 azzurra, dopo una splendida gara con tempi in continuo miglioramento. Nona posizione per il lucchese Lorenzo Bonaldi che da un paio di anni si esalta ed esalta il pubblico con la Fiat Uno 70S MkI J1-A1600 rossa ex-BalBoSca. A completare la Top Ten di Gruppo un altro protagonista del Trofeo Italia Storico: è il PS ternano Gianluigi Carelli con la fida Alfa Romeo 33 MkI arancio J1-A1600. Alle spalle di Carelli troviamo il laurentino Enrico Manucci, al debutto sulla Fiat Ritmo 130 bianca ex-Giorgio Natali. Il portacolori di Pascucci Racing Team vince subito in J2-N2000 dimostrando la sua perfetta conoscenza del percorso. Il debutto sulla rampa di Montefiascone frutta subito la vittoria in J1-N1600 per Francesco Bisceglia al volante della Fiat Ritmo 65 azzurra “di famiglia”. Alle sue spalle troviamo un altro “big” del Motorsport ternano: è Ledo Innocenti come sempre in gara con la sua variopinta Alfa Romeo 33 16V. Per il carrista ternano un ottimo secondo posto in J2-N2000: è valsa la pena “staccare” per un weekend dall’Autodromo di Magione!! Alle sue spalle la Peugeot 205 GTI J2 N1600 bianca con striscia Peugeot Sport di Maurizio Bonucci, autore di una corsa eccellente. Chiude la graduatoria il cosentino Antonio Miniaci che porta in gara una Peugeot 205 Rallye grigia con striscia verde arancio Totip vincendo con merito la J2-N1400. Tre i ritiri che maturano tra la prima e la seconda manche di gara: non si schiera nella salita decisiva la Fiat Ritmo Abarth 130 J2-A2000 arancio di Francesco Aragona dopo il buon tempo di Gara 1. Michele Rinaldi avrebbe quindi la possibilità di conquistare il secondo posto di classe con la Fiat Ritmo Abarth 130 rossa ad inserti verdi appartenuta al papà Fausto ed ora curata da Lorenzo Falessi, ma un KOT lo ferma nel corso della seconda manche di gara. E poco dopo, un KOT spegne le ambizioni dell’orologiaio falisco Franco Menichelli, costretto a rinunciare alla vittoria in J2-N Oltre 2000 con la fedele Bmw M3 E30 gialla-bianco-rosso-blu ex-Pirro, Ravaglia e Burgstaller…
La classifica del 5.Raggruppamento è cortissima: la compone il solo Alberto Mattii con la De Santis F.850 FA 1000 blu. Il marchigiano è bravissimo a non incappare nei problemi tecnici che eliminano il favorito Stefano Peroni con la rossa Martini Mk2 Bmw e Franco Catalano, costretto a saltare Gara 2 con la De Santis 850 giallo pastello. Va peggio però a Girolamo Visconti che urta la Formula Renault Europe ex-Aralla rovinando il muso.
GRAZIE A TUTTI.
Special Guests: Massimo Carnassale, Gabriele Costa, Ennio Donato, Elisa Finotti, Armando Giammaria, Domenico e Leonardo Leonardi, Giuseppe Loré, Simone Marotta, Marco Ronconi, Giuseppe Tocci
Promoters: ACI Viterbo, Locals Only
Attendance: 15000
Weather: Mostly Cloudly/Warm (23°)
Track: Dry/Fine
Race Director: Fabrizio Bernetti
Commentary: NICK PATRICK (Start), Faby Mocetti (Streaming)