Il pilota di Arcade, recordman di vittorie (7), sarà al via nella gara di casa con la storica vettura di Bragagni Capaccini costruita a fine anni Ottanta
Treviso, 16 agosto 2024_ Ferragosto alle spalle. Il conto alla rovescia per la 42ª Vittorio Veneto – Cansiglio procede spedito verso l’appuntamento del prossimo fine settimana quando il Campionato Italiano Velocità Montagna Nord farà tappa a Fregona, celebrando il centenario della cronoscalata targata Automobile Club Treviso. L’ente di Viale Verdi si sta adoperando al massimo per un’edizione memorabile con direzione e uffici in formato racing, mentre si va rimpinguando l’elenco iscritti. E non poteva mancare la firma di uno dei più attesi e conclamati protagonisti del triveneto da corsa: Denny Zardo. “E’ la mia gara del cuore, quella di casa che ho vinto molte volte. Il tracciato non si discute, bello e impegnativo, decisamente tecnico con degli spunti veloci. Peccato solo abbiano messo due chicane, però rimane stretto e selettivo. Da quando parti a quando arrivi non hai tempo di respirare, una sfida quasi in apnea. Avevo il record prima della sospensione, 5’29’’53’’ come totale delle due manche 2011. Lo feci al volante di una Reynard con gomme usate e un piccolo problema al motore, altrimenti avrei fatto un tempo più basso. Le macchine attuali, Osella e Norma, anche se montano lo stesso motore della Formula 3000, hanno tutto un complesso molto più performante. Per quanto mi riguarda, avrei piacere di ripresentarmi al via con una macchina da assoluto, ma non te lo puoi permettere se fai una gara all’anno. Serve un percorso di almeno 4/5 tappe per riprendere gli automatismi. Quelli che corrono ogni due settimane imparano a gestire la maxi potenza, io con le macchine grosse sono fermo da un paio di stagioni. Vero che sono andato in pista, ma non è la stessa cosa. Spero di avere un’altra opportunità di vertice prima di diventare troppo vecchio”. Così a cuore aperto il pilota di Arcade, recordman di vittorie (7), l’anno scorso al volante di un’Audi Rs3 Lms arrivando settimo assoluto e primo di Tcr, ora pronto a rimettersi in gioco con una Giada T118, vettura storica di proprietà del toscano Ennio Bragagni Capaccini e preparata da Davide Melandri. Prototipo realizzato a fine anni Ottanta, monoscocca al carbonio avveniristico per l’epoca, pur senza effetto suolo e con cambio tradizionale ad H. Ci penserà Zardo a mostrare quanto sia ancora competitivo.
ADDETTO STAMPA
Carlo Ragogna