Alla mezzanotte di ieri, come da copione, è calato il sipario sulle iscrizioni alla 47^ Alpe del Nevegal, l’attesissima gara automobilistica di velocità in salita, valida per il Trofeo italiano e il Campionato austriaco della montagna, che da venerdì a domenica farà del “Colle dei Bellunesi” il capoluogo continentale della specialità.
Sono ben 220 i piloti (italiani, austriaci, tedeschi e financo ungheresi) che hanno premiato con la loro adesione alla corsa il duro lavoro portato avanti da Tre Cime Promotor asd. Ha ragione di gongolare il gruppo organizzatore, presieduto da Achille “Brik” Selvestrel, anche perché la qualità dei protagonisti dell’Alpe del Nevegal 2021 è di assoluto prestigio: proprio sul filo di lana si sono aggiunti al folto gruppo il trevigiano, campione europeo ed italiano, nonché quattro volte trionfatore all’Alpe, Denny Zardo, su Norma M20 e l’austriaco Felix Pailer, su Lancia Delta evoluzione, due autentici “assi” del volante. Assieme a loro non vanno dimenticati Diego Degasperi, su Osella FA30 Zytek; l’austriaco Karl Schagerl, su Volkswagen Golf R TFSI, già vincitore assoluto in Nevegal nel 2016; il tedesco Alexander Hin, su Osella PA 30; l’abruzzese Stefano Di Fulvio, su Osella PA 30 Zytek; l’altoatesino, pluricampione italiano Rudi Bicciato, su Mitsubishi Lancer Evo; il ferrarista Roberto Ragazzi, vincitore in Nevegal nel 2005.
Anche quest’anno il percorso della classica bellunese – i conosciutissimi 5.500 metri d’asfalto che dal pendente rettilineo di Caleipo salgono fino all’Alpe in Fiore – ha visto l’esecuzione di importanti interventi di rifacimento del manto stradale. In lavori, in particolare, hanno riguardato il tratto che, superato il curvone del Cristo, porta fino alla curva degli Emigranti. Sicuramente uno spicchio di “pista” spettacolare ed impegnativo dove conta l’abilità di chi guida. Chissà che la posa del nuovo asfalto possa contribuire a far sì che i piloti più ardimentosi migliorino le proprie prestazioni cronometriche, anche se il supersonico record assoluto stabilito lo scorso anno da Christian Merli (2 minuti, 22 secondi e 66 centesimi) pare inattaccabile.
Grazie alla squisita disponibilità della famiglia De Salvador e di Giorgio Facca, anche quest’anno la corsa ricorderà due grandi personaggi bellunesi del motorsport: Lino De Salvador, primo licenziato DAP d’Italia e per lustri prezioso collaboratore di Tre Cime Promotor; Mario Facca, campione del volante a cavallo degli anni ’50, ‘60’, ’70, con partecipazioni alla 1000 Miglia e alla Targa Florio, fra i principali promotori della ripresa dell’Alpe del Nevegal nel 1989. Il premio “Lino De Salvador” sarà assegnato al primo assoluto, al primo bellunese, al primo under 25 e alla prima donna; il “14° Memorial Mario Facca” andrà invece all’autore del miglior tempo assoluto (gara 1+gara 2) fra le auto storiche.
Tre Cime Promotor Asd e la 47^ Alpe del Nevegal onoreranno, come merita, anche il grande e nobile Ufficiale di gara Giovanni Festuccia, stroncato da un improvviso malore lo scorso 31 dicembre. Persona perbene, appassionato dei motori, ufficiale di gara dalle infinite doti umane e tecniche, Giovanni Festuccia seppe farsi apprezzare per garbo, affidabilità e competenza anche a Belluno, spicchio di terra dolomitica dove la sua presenza era divenuta costante e piacevole. Tre Cime Promotor asd lo ricorderà consegnando un premio dedicato ad un Ufficiale di gara di comprovato spessore.
In occasione della 47^ edizione della corsa si celebreranno, infine, i cinquant’anni attività di un marchio bellunese che si è fatto apprezzare anche fuori dai confini dello Stivale: ReBo, i prototipi realizzati dal geniale progettista cadorino Renato Bombassei. La prima ReBo realizzata, la tipo 01, ancora priva di carrozzeria, venne messa in moto per la prima volta il 3 ottobre 1971, ai 1400 metri di quota dei Piani di Danta. Proprio per celebrare il significativo anniversario e nell’intento di dare il meritato risalto alla storia di questo piccolo marchio artigianale di vetture sport prototipo, Tre Cime Promotor asd ospiterà come apripista ufficiale della competizione la bellissima ReBo 05 del pilota romagnolo Mario Forlani, “sincero amico delle Dolomiti, del Bellunese e dell’Alpe del Nevegal”.