È stato un campionato esaltante quello disputato da Giuseppe Aragona, con il fine settimana appena concluso che ha mandato in archivio il neonato Campionato Italiano Supersalita 2024. L’ingegnere di Trebisacce Aragona, ha affrontato il campionato a bordo della Volkswagen Golf MK7 di classe +3000 e lo stesso ha dato battaglia, con i risultati che gli hanno consegnato il titolo di gruppo E1.
L’ennesimo scudetto cucito al petto è un lavoro che parte da lontano, frutto di sacrifici e voglia di credere nello sviluppo di un progetto affascinante. Il progetto Golf è nato mattoncino dopo mattoncino e si è svolto un gran percorso grazie all’instancabile lavoro del proprietario della macchina Maurizio Lombardo della LM Tech e che dirige tutte le operazioni, poi di Aereus Squadra Corse con Filippo Pirini che si occupa dello sviluppo dei componenti nei vari passaggi, del motorista Marco Maccagnani della MM Engines e di Stijn Jacobs della Four Stroke Performance che dal Belgio si occupa dell’elettronica motore e veicolo. Senza dimenticare il sostegno della scuderia Piloti Per Passione del dottor Giuseppe Denisi. Ovviamente un supporto importante viene come sempre dalla famiglia, in particolare da Papà Franco, che è al fianco di Giuseppe come un faro.
Una stagione che come dicevamo, ha visto il dominio di Aragona sulla Golf e con le gare svolte che hanno dato prova del buon lavoro che si sta portando avanti e che ha consegnato con una gara di anticipo lo “scudetto” al veloce pilota Calabrese. Uno score nel Supersalita massiccio, frutto di sei vittorie assolute di gruppo e undici vittorie nelle singole manches in sette appuntamenti tricolori. Senza tra l’altro dimenticare le ottime uscite extra campionato che hanno dato la giusta vetrina ad Aragona.
Queste le dichiarazioni di Giuseppe Aragona dopo l’ultima gara del Supersalita: “Onestamente è stata una stagione dove ci siamo tolti belle soddisfazioni e il titolo acquisito è il frutto del buon lavoro intrapreso. Facendo una breve analisi sulla stagione, sicuramente la gara più sorprendente è stata Erice, con il primo posto delle vetture turismo e non sapevamo ancora dove eravamo come prestazioni. Invece quella con più rammarico anche se molto positiva e sempre primo tra le turismo, è stata Fasano. Il tempo è stato davvero impressionante nonostante un problema nell’ultimo kilometro. La più deludente invece è stata Trento e non nascondo che avevamo timore sull’affidabilità sui 17 km e siamo saliti molto conservativi, ed ovviamente il tempo ne ha risentito, conquistando una seconda piazza. Del resto sono state tutte gare ben affrontate e dove ci siamo tolti belle soddisfazioni. Comunque, tirando le somme, se ci fosse stata una classifica assoluta turismo l’avremmo vinta e questo non era pensabile cinque mesi fa. Se poi apro una parentesi con un confronto Europeo, non siamo ancora a quel livello, ma se mettiamo sull’altro piatto della bilancia gli anni di sviluppo dei principali competitor con i nostri, allora c’è da essere contenti. Per quanto riguarda l’azione vera e propria, vorrei enfatizzare che la macchina è sempre stata molto veloce e affidabile, anche se la configurazione 2022 era completamente diversa, quasi stradale. Quindi dove c’è il confronto con il 2022, i tempi sono migliorati anche tra 1 e 2 secondi al km. Davvero tanto direi. Inoltre abbiamo corso con un setup motore molto conservativo e un differenziale posteriore ancora di derivazione stradale. Su questi due punti siamo già a lavoro per cercare di migliorare nel 2025, ma se ci riusciamo già a fine 2024. Ci tengo a ringraziare chi ha dato il massimo per poter agguantare i risultati che abbiamo raggiunto.”
Foto: Unopuntootto
Ufficio Stampa Giuseppe Aragona