Il guanto di sfida alla terza prova del Campionato Italiano Velocità Salita Auto Storiche è lanciato tra il fiorentino Stefano Peroni su Martini MK32 di 5 Raggruppamento e il torinese Mario Massaglia leader di 4 raggruppamento sulla Osella PA 9/90. Tra i due solo 4 centesimi.
Spettacolo e agonismo a livelli importanti alla Coppa Faro Pesaro, terza prova del Campionato Italiano Velocità Salita Auto Storiche dove si è acceso il duello tra il fiorentino Stefano Peroni sulla Martini MK32 BMW e il torinese Mario Massaglia sulla Osella PA 9/90 di Classe BC 2000. Un duello tra il 5 e il 4 raggruppamento dove i due alfieri della Bologna Squadra Corse hanno lanciato reciprocamente il guanto di sfida sul filo dei centesimi. Peroni ha chiuso la prima manche in vantaggio su Massaglia di soli 4 centesimi lasciando aperto il finale. Per il fiorentino si registra qualche problema di aderenza sull’anteriore con la necessità di ammorbidire l’assetto dell’avantreno e regolare la pressione delle gomme mentre per il torinese, alfiere del team Di Fulvio, qualche rischio di troppo nell’affrontare le chicane, con un “bacio” ad una barriera che gli è costato tempo prezioso e concentrazione. In gara 1 quindi si è concretizzato il duello che si profilava ieri in prova. Il terzo riscontro è del milanese Walter Marelli, rientrato prepotentemente in partita dopo la toccata che ieri in prova rischiava di metter fuori gioco la sua Osella PA 9/90 di 4 Raggruppamento. Per lui adesso la necessità di recuperare feeling con la bisposto dopo un anno lontano dalle competizioni.
A guidare l’agguerrita pattuglia del 3 Raggruppamento è Loris Giuliano Peroni sulla Osella PA 8/90 di Classe BC 2000, padre di Stefano che ha preferito non forzare in gara 1 a causa di un fondo ancora non in temperatura. Sempre nel terzo raggruppamento è secondo l’emiliano Sergio Galletti sulla spettacolare Porsche 911SC in allestimento IMSA, primo tra le silhouette oltre i 2000 CC che si ritiene molto soddisfatto del rendimento della sua vettura anche alla luce delle proficue regolazioni d’assetto. “Abbiamo preparato la macchina – spiega Galletti ad AciSport – con un assetto da bagnato. Nonostante qualche noia al sincronizzatore del cambio, siamo soddisfatti”. Terzo di raggruppamento è il reggiano Giuseppe Gallusi sempre su Porsche 911 SC che ha riscontrato difficoltà a far entrare le gomme in termperatura. In una ipotetica sesta posizione della classifica Generale e con il primato in 2 Raggruppamento svetta il reggiano Ildebrando Motti a guidare l’agguerrita pattuglia delle Gran Turismo oltre i 2500 cc con la Porsche Carrera Rs. Un po in crisi di rendimento è il driver e preparatore di Lecco Emanuele Aralla settimo dell’ipotetica classifica generale e secondo di 5 raggruppamento sulla ammiratissima monoposto Dallara F390 che fu del pilota di Formula 1 Olivier Panis che non riesce a trovare il giusto feeling con il tecnico percorso pesarese.
Deve fare i conti con un non facile apprendistato sulla nuova vettura la Lucchini Sn 3000 di 4 raggruppamento che guida per la seconda volta il pisano Piero Lottini, ottavo della classifica generale e terzo di Raggruppamento. Pensa al campionato il modenese Giuliano Palmeri che piazza il muso della poderosa De Tomaso Pantera della Bologna Squadra Corse al secondo posto del 2 Raggruppamento. “E’ una vettura tutt’altro che agile e adatta a questo percorso – ha detto Palmieri – ma pensiamo al tricolore”. Tornando ai raggruppamenti, il primo quello cioè delle vetture più anziane è stato conquistato da Angelo De Angelis sulla spettacolare Nerus Silhouette della Valdesa Classic, con la quale il ternano ha commesso qualche errore di guida nella prima metà di gara 1 precedendo in ogni caso Valter Canzian sulla bella Ford Cortina Lotus Mk1 di Classe TI 1600 e Luigi Capsoni sulla Renault Alpine A110 di Classe GT1300.