Alessandro Rinolfi, è una storia che parte da lontano quella per i motori e le auto, in particolare quelle “storiche”, del pilota pesarese. Rinolfi, ex dirigente bancario, ha iniziato la sua carriera agonistica nel 1993, un inizio nella Regolarità, ma con il chiodo fisso della velocità pura, così ad un anno dal debutto, diventa Campione Italiano Assoluto di Velocità con la Austin Cooper S 1071”. Passato dalla “1071” alla Cooper S 1275, Rinolfi conquista altri due titoli assoluti in pista,nel 2005 e nel 2007, ai quali si è aggiunto nel 2014 quello del Campionato Italiano Velocità in Salita-Raggruppamento 1- ed anche quello prestigioso Assoluto. L”eclettico Rinolfi ha anche un suo record personale, infatti praticamente è dal debutto che ha quasi sempre vinto il titolo della sua classe ( 1.000 e 1.300 cc. n.d.r.) sia in pista che in salita.
Il presente ed il futuro- Rinolfi,con la sua passione viscerale,si è presentato nel 2020 e si presenterà quest’anno,per la sua sfida infinita contro il “cronometro”.Lo scorso anno il Campionato Italiano Velocità in Salita Autostoriche (CIVSA),pur se ridotto come numero di gare, causa la pandemia, lo ha visto primeggiare nella sua Classe, ed ottenere anche un lusinghiero piazzamento nel Raggruppamento-1, che per regolamento favorisce vetture più potenti, che comunque spesso riesce come si dice in gergo a “mettere dietro”. Nelle prime due gare di questa stagione , la Scarperia -Giogo e la recente Sarnano-Sassotetto, tanto per cambiare, Rinolfi ha ottenuto due vittorie di Classe ed importanti punti nel Raggruppamento, ovviamente con la fedele ed inconfondibile Austin Morris Cooper S, preparata, anche qui fedelmente dal “mago” Emidio Conti. Conti tecnico di valore che ha collaborato in passato con preparatori prestigiosi, mettendo poi a frutto la sua esperienza nella propria factory di San Michele al Fiume, nell’entroterra pesarese.
COPPA FARO- Il vulcanico Rinolfi, non pago delle sfide con il volante, ha realizzato anche un sogno che aveva nel cassetto, ridare vita alla “Coppa Faro”, gara in salita che si disputò negli anni ’50 e poi a fine ’70, sui tornanti del suggestivo Monte San Bartolo, che dalla riva del mare di “Baia Flaminia” porta fino al “Faro” che sovrasta Pesaro. Una sfida impegnativa, con la tenacia che mette come pilota, Rinolfi è riuscito a convincere le autorità locali sull’importanza che può avere a livello promozionale per il territorio una gara del genere. Uno sforzo ripagato già dalla seconda edizione del 2019,con la validità per il Campionato Italiano. Per realizzare la gara, Rinolfi non poteva essere da solo e visto che parliamo della città di Rossini, diciamo lui ha “scritto testo e musica” ma poi serviva “l’orchestra”, ed anche in questo caso è di prim’ordine. Per la parte tecnica ed organizzativa si avvale della “P&G Racing”, con la collaborazione del Direttore di Gara Internazionale Fabrizio Bernetti e degli amici dell’Aci Macerata Renzo Serrani ed Euno Carini. La logistica e amministrazione è affidata alla società pesarese “Intercontact”. Fondamentale il contributo di “Terra di Piloti e Motori”, Associazione nata dall’asse delle Amministrazioni di Pesaro-Tavullia, atta a promuovere il patrimonio storico, sportivo e culturale delle due e quattro ruote della Marche., cosi’ come quella di ACI Pesaro-Urbino e come detto di tutte le Istituzioni locali. Ora per il Rinolfi pilota il prossimo appuntamento è alla “ Lago Montefiascone” il 6 giugno prossimo, mentre la “IV Coppa Faro”, come “ideatore” lo vedrà impegnato i prossimi 8/9/10 ottobre.