Civm: nella finale della Cronoscalata della Castellana, prestigioso terzo posto assoluto per Michele Fattorini, che per la prima volta ha guidato la Nova Proto Np01. Damiano Manni ritocca in gara 1 il record di classe con la sua Mygale Fpt, Luca Giovannoni e Vincenzo Ottaviani ottengono dignitosi piazzamenti con la Wolf GB08 Thunder e Gianni Urbani è terzo in CN. Fra le storiche, ottima piazza d’onore nel II Raggruppamento per Lanfranco Pastorelli, battuto solo da una Osella
ORVIETO – Michele Fattorini sul podio della 51esima Cronoscalata della Castellana con il terzo posto assoluto: è questo il risultato più rilevante per la scuderia Speed Motor nella finale nazionale del Campionato Italiano di Velocità in Montagna 2024, disputata a Orvieto. Il pilota di casa (ricordiamo che Fattorini abita nella vicina Porano), vincitore in passato di ben quattro edizioni della gara, aggiunge nel suo palmares un altro prestigioso piazzamento nel fine settimana in cui ha guidato per la prima volta la Nova Proto Zytek Np01, coprendo i 6190 metri del tracciato in 2’52”31 e 2’53”49, per un totale di 5’45”80 che lo pone alle spalle delle omologhe vetture del pluricampione Simone Faggioli e di Franco Caruso. Ed è stata intesa perfetta fin da subito: “Piazzamento e tempi sono andati oltre ogni più ottimistica previsione – ha commentato un Fattorini oltremodo gratificato – ne’ pensavo di ritrovarmi così competitivo dopo cinque anni che non guidavo più una vettura classe 3000 della E2SC-E2SS. Ecco perché paradossalmente ho anche un minimo di amaro in bocca. Non solo: nel settore centrale del tracciato i tempi mi davano pure ragione; mi è mancata un po’ la parte iniziale, a dimostrazione del fatto che sono un po’ fuori allenamento con la salita, ma questa Nova Proto mi ha rimesso il giusto “appetito”, anche perché mi è stata consegnata nelle migliori condizioni. Ringrazio pertanto più che mai il Faggioli Racing Team, il presidente Tiziano Brunetti della Speed Motor e Conad”. Più che dignitosa la prestazione del rientrante Damiano Manni su Mygale Fpt, che non disputava più una competizione da un anno esatto, cioè dall’edizione 2023 della Castellana. Il tuderte ha realizzato 3’07”81 in gara 1, nuovo record a Orvieto per la classe 2000 della E2SC-E2SS (anche se era il quarto tempo, perché vi hanno inserito altri prototipi), poi ha aggiunto un 3’11”08 nella seconda, che lo ha fatto scendere al quinto posto (6’18”89) e al 13esimo assoluto della generale. Perché oltre 3 secondi in più? “Perché proprio nel momento in cui stavo per abbassare ulteriormente la prestazione e credo che ci sarei riuscito – ha detto Manni – mi sono imbattuto nell’incidente di Mirko Torsellini; sono dovuto scendere per poi ripartire, ma a quel punto è subentrato un problema: mi slittava la frizione e non avevo più la necessaria trazione. Potrei pertanto dichiarare che sono contento a metà, voglio invece sottolineare che sono comunque contento”. Nell’affollatissima e selettiva classe fino a 1600 dello stesso gruppo, Luca Giovannoni e Vincenzo Ottaviani, entrambi su Wolf GB08 Thunder, si sono piazzati rispettivamente quinto e settimo: l’orvietano è salito in 3’10”56 e 3’09”64, per un aggregato di 6’20”20; l’abruzzese aveva un 3’17”71 al mattino che poi ha abbassato di 4 secondi (3’13”70) e la sua somma fa 6’31”41. Terzo posto di gruppo in CN per il veterano Gianni Urbani con la sua Osella Pa 21S: 3’18”03 e 3’17”62 (quindi 6’35”65) i responsi del cronometro per il “driver” di Gubbio, preceduto dall’altra Osella del campione italiano Super Salita, Alberto Scarafone e dalla Ligier Js 51 di Daniele Filippetti.
Grande risultato fra le auto storiche per Lanfranco Pastorelli: alla guida della sua Fiat Giannini 650 Np, ha conquistato la piazza d’onore nel II Raggruppamento, preceduto solo – come era d’altronde facilmente prevedibile – dall’Osella Pa 3 di Giuliano Peroni. È di fatto una vittoria morale, quindi, per il conduttore eugubino, primo nella classe Tc700 con i tempi di 4’30”68 (gara 1 è stata disputata sabato pomeriggio) e di 4’26”32, con somma pari a 8’57”00. Oltre 4 secondi in meno nella seconda gara per Pastorelli, che fornisce la spiegazione: “Sabato il fondo stradale era scivoloso, tanto che mi sono pure intraversato. Ero venuto qui per testare il motore dell’auto, che ha dimostrato di essere a posto; una bella prestazione e per giunta mi sono anche divertito”.
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Claudio Roselli
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