Appena confermatosi campione siciliano, il portacolori della Cubeda Corse rientra nel Tricolore Montagna in Veneto dal 18 al 20 ottobre per concludere al meglio la stagione con lo sguardo già rivolto agli impegni 2020
Catania. Dopo il filoto di risultati positivi che gli hanno permesso di confermarsi campione siciliano, Domenico Cubeda ritorna agli impegni nel Campionato Italiano Velocità Montagna rispondendo presente all’ultimo atto 2019. L’appuntamento è di quelli più prestigiosi e attesi: la 37^ Pedavena Croce d’Aune, classica cronoscalata veneta nella quale il driver etneo ha già saputo salire sul podio e quest’anno in programma nel weekend del 20 ottobre. Al gran finale del CIVM il portacolori della scuderia Cubeda Corse, che quest’anno nel Tricolore vanta già la vittoria di Luzzi e il podio di Erice colto dopo un’assenza forzata di cinque mesi, rientrerà in azione al volante dell’Osella Fa30 Zytek, il prototipo monoposto da 3000cc gommato Avon e preparato da Paco74 e Armaroli. In conclusione di una stagione caratterizzata appunto da un forzato stop, pilota e squadra affrontano la trasferta in Veneto anche con lo sguardo già rivolto agli impegni 2020.
Spiega Cubeda in vista dell’ultimo impegno tricolore: “Dopo il successo centrato al rientro alla Monti Iblei abbiamo voluto disputare tutte le gare rimanenti in Sicilia e ora approfittiamo di questa appendice finale del Campionato Italiano per continuare a macinare chilometri. Non siamo disturbati da assilli legati alla classifica generale quindi potremo concentrarci al meglio sul lavoro di squadra e la messa a punto della Fa30. Il tutto confidiamo che ci tornerà utile in ottica 2020. Siamo contenti dei risultati fin qui ottenuti, cercheremo di confermarci ai vertici anche a Pedavena”.
Dopo le verifiche di venerdì pomeriggio, sabato lungo i 7785 metri dell’emozionante percorso con traguardo a Croce d’Aune il via delle prove ufficiali è previsto alle 9.30. Domenica 20 ottobre si disputano le due decisive salite con partenza di gara 1 alle 9.00 e di gara 2 a seguire.