Christian Merli si aggiudica la 54° edizione del Trofeo Fagioli, la classica eugubina oggi caratterizzata dal meteo, che ha scaricato un vero e proprio diluvio dopo le prime partenze della seconda manche di gara. Ma andiamo con ordine, Merli dopo aver abbassato ieri in prova il record di Faggioli, fermando i cronometri sull’ 1’32”94 con la sua Osella FA30- Zytek gommata Avon, oggi nella prima manche ha rilanciato la sfida all’avversario di sempre, Simone Faggioli, che ieri forse noncurante anche del fatto che i record in prova non sono registrabili, ha badato a trovare il giusto set up sulla sua Norma R20. Ma sappiamo che Faggioli non è uno che trascura i particolari e si è presentato allo start pronto a provare a riprendersi il record, per una sfida al cardiopalmo con Merli sui 4,155 metri che attraverso la suggestiva Gola del Bottaccione portano alla Madonna della Cima. E così è stato con la conferma di uno straordinario Merli che si è ripetuto con 1’32”31, al fotofinish su Faggioli a sua volta autore di un gran tempo a soli 7 centesimi. Dietro ai due contendenti, Danny Zardo (Norma M20) e Omar Magliona (Osella PA21 EVO 2.000), doppiamente impegnati, nella sfida per la leadership del C.I.V.M. , oltre a doversi guardare dal “ripensamento” di Merli e Faggioli . I due leader dell’Europeo, non paghi dell’esaltante testa a testa che probabilmente li porterà ad un ex-equo nel CEM mai verificatosi, hanno avuto anche un ritorno di interesse per la sfida tricolore, non essendo ancora tagliati numericamente fuori, ed anche se Zardo e Magliona, attuale capo classifica del C.I.V.M., sono due campioni a loro volta affermanti, senz’altro un po’ di preoccupazione per la decisione di Merli e Faggioli, l’hanno avuta. Ma oggi a Gubbio ha voluto essere protagonista anche “Giove Pluvio”, che già ieri sera dopo le prove aveva manifestato la sua presenza, così dopo le prime partenze della seconda prova si è scatenato con un vero diluvio, gara ovviamente sospesa per circa un paio d’ore. Alla ripartenza sono saliti in cattedra i piloti della E1 e delle GT, con il Campione in carica Lucio Peruggini, che con la sua Lambo Huracan, ha capeggiato la manche fino alla salita delle prime Sport e monoposto, concludendo poi con uno straordinario 14° assoluto, che lo proietta verso il bis tricolore nella GT. Da segnalare la rinuncia a disputare Gara-2 da parte di diversi piloti visto le condizioni non ancora perfette del tracciato, anche se la nuova asfaltatura poteva garantire un buon grip nonostante l’enorme pioggia caduta. Ovviamente i big si sono presentati ugualmente agguerriti allo start, pur consci che in queste condizioni ogni velleità di record sarebbe stata impossibile. E’ stata comunque una seconda manche ad alto tasso di adrenalina, visto la posta in palio. Christian Merli oggi in formato “gigante”, con la sua Osella FA30 perfettamente assettata anche per queste condizioni, si aggiudica il 54° Trofeo Fagioli, compiendo anche un passo avanti nel C.I.V.M., Simone Faggioli comunque sempre determinato ha dovuto alla fine arrendersi, soddisfazione per Danny Zardo che sale sul terzo gradino del podio, recuperando qualche punto su un sempre ottimo Magliona , quinto oggi, fra i due contendenti al titolo si è inserito Cristoph Lampert, l’austriaco con la sua Osella FA30, si è molto divertito sfruttando anche le sue doti di pilota da “bagnato”. Chi torna da Gubbio con il titolo in tasca di Gruppo A è il bolzanino Rudy Bicciato che aggiunge nella sua bacheca l’ennesimo trofeo con la Mitsubishi Lancer autogestita. Campione anche se assente a Gubbio è la “vecchia” conoscenza Rosario Iaquinta, il forte driver calabrese porta a casa il titolo di Gruppo CN, grazie anche all’errore commesso dal giovane pilota di casa e figlio d’arte Giovanni Rampini, vittima di un’uscita di strada con la sua Osella PA21 EVO. A proposito di Rampini, per ricordare la memoria di papà Mauro, storico pilota eugubino scomparso lo scorso anno, Giovanni e la famiglia hanno istituito il “Memorial Mauro Rampini”, andato ad un altro pilota locale che non ha bisogno di presentazioni : Gianni Urbani a bordo della Osella PA21, favorito , ironia della sorte, dal ritiro del giovane Rampini, Urbani oltre al prestigioso trofeo è risultato anche il primo della lunga schiera di piloti eugubini al via. Nel Gruppo E2SH ritorno alla vittoria per Marco Gramenzi con la sua splendida Alfa 4c Zytek, il pluricampione teramano ha regolato l’ascolano Alessandro Gabrielli, con l’altra Alfa4c motorizzata Picchio Turbo. Peccato lo stop in Gara 1 del campione in carica Manuel Dondi, il bolognese è stato costretto al ritiro per noie elettriche alla sua potentissima Fiat X1/9 Alfa Romeo. Grande bagarre come sempre anche in tutte le altre categorie, lotta che prosegue con le prossime due trasferte siciliane di settembre, il 15 ad Erice e sette giorni dopo alla Coppa Nissena di Caltanisetta. Gubbio e gli organizzatori del Comitato Eugubino Corse portano a casa un altro successo, dopo quello internazionale del Master FIA dello scorso ottobre, e se in “pista” si sono stabiliti record anche loro ne hanno conquistato uno quello degli oltre 280 iscritti, compreso le auto storiche in gara per il Trofeo Barbetti, vinto da Adolfo Bottura con la Osella PA9/90.
Di: Roberto Saguatti